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Elezioni regionali 2024
Verso le elezioni

Giorgia Meloni, niente passi indietro sul candidato alle Regionali: «Ma continuiamo a trattare»

di Umberto Aime
Giorgia Meloni, niente passi indietro sul candidato alle Regionali: «Ma continuiamo a trattare»

La presidente del Consiglio invita i suoi a proseguire il dialogo con la Lega. Antonella Zedda: «Il tavolo regionale ha deciso». Ugo Cappellacci: «Unità fondamentale»

10 gennaio 2024
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Cagliari Giorgia Meloni non farà passi indietro sulla candidatura di Paolo Truzzu come governatore, ma ai suoi ha ordinato: «Con la Lega, dobbiamo trattare, mediare, per poi presentarci compatti in tutte le cinque Regioni al voto, Sardegna compresa». Non l’ha detto ancora al leader del Carroccio, Matteo Salvini: il loro faccia a faccia sarebbe slittato di qualche ora. Però è proprio questo il mandato che la premier ha assegnato ai suoi ambasciatori politici nei ministeri, alla Camera, al Senato e non solo. A cominciare da Giovanni Donzelli, che per Fdi si occupa di territori, e infatti nel transatlantico ha detto: «Stiamo lavorando, giorno e notte, per stare uniti, come sempre». È una strategia di persuasione, in buona sostanza, per scavalcare in fretta il muro sollevato dalla Lega, che in giro continua a dire «Christian Solinas va ricandidato». Ma allo stesso tempo il Carroccio avrebbe fatto arrivare alla presidente del Consiglio dei ministri un messaggio possibilista su una trattativa a brevissima scadenza.

Fdi Al sito Affaritaliani.it la coordinatrice regionale, Antonella Zedda, che è anche senatore, ha ribadito quanto si sa da giorni: «Per la stragrande maggioranza del tavolo regionale il candidato alla presidenza della regione Sardegna è Paolo Truzzu. E il tavolo regionale non può non essere ascoltato. Ma non è una questione di dicembre o gennaio, è da mesi che ne parliamo. All'ultimo vertice di maggioranza convocato dal presidente Solinas, a luglio, sono stata io a chiedere che fosse lui a organizzare un tavolo con all’ordine del giorno le elezioni regionali. Solinas, però, non mi ha ascoltato, ribadendo che doveva essere la Lega a convocare il tavolo. Convocazione che non è arrivata». Poi ha aggiunto: «Se il centrodestra sardo avesse scelto Solinas, FdI in nome dell'unità della coalizione lo avrebbe sostenuto. Oggi, sempre nel nome dell'unità, chiedo alla Lega e Psd'Az una scelta d’amore».

Noi Moderati A gettare acqua sul fuoco è stato Maurizio Lupi, presidente del partito: «Il centrodestra è unito e compatto da 30 anni e continuerà ad esserlo anche alle prossime regionali. Penso che questa settimana troveremo l'accordo sulla Sardegna e ricordo che per la scelta dei candidati abbiamo sempre avuto due criteri: quello dei presidenti uscenti e l'ascolto ai territori. In Sicilia per esempio, abbiamo ascoltato i territori: Musumeci aveva fatto bene, ma c'era un'esigenza di ricambio che veniva dai territori e che portò alla candidatura, vincente, di Schifani. Da giovedì scorso anche in Sardegna c'è una richiesta che viene dal territorio e Noi Moderati, con il nostro consigliere Antonello Peru, abbiamo condiviso la candidatura di Paolo Truzzu. Però, lo ripeto, il centrodestra non si spaccherà sulle Regioni al voto e ancora meno ci saranno crisi di governo».

Forza Italia Sul caso Sardegna l’intervento è stato doppio. Il coordinatore regionale e deputato Ugo Cappellacci ha detto: «Per noi è fondamentale l'unità della coalizione e la sintesi spetta a leader nazionali, che, sono certo, sapranno con saggezza tener conto delle sensibilità locali». Poi è stata la volta del capogruppo al Senato Maurizio Gasparri: «Stiamo tenendo buoni rapporti con tutti, consapevoli che si dovrà trovare un accordo. Non è immaginabile andare divisi in una Regione, mentre governiamo insieme il Paese».

Lega L’ufficio stampa nazionale del Carroccio ha diffuso un comunicato per sottolineare: «Nessun passo indietro su Christian Solinas, come erroneamente ipotizzato da alcuni media, ma con la consapevolezza che sia necessario un progetto condiviso con l'intero centrodestra». Qualcosa, in sostanza, si sta muovendo e per l’armistizio mancherebbero ormai solo poche ore.

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