La Nuova Sardegna

Salute

Influenza H1N1, nessun allarme. Ma alla Asl dicono: «Vaccinatevi subito»

di Luigi Soriga
Influenza H1N1, nessun allarme. Ma alla Asl dicono: «Vaccinatevi subito»

Sergio Babudieri: «Così virulenta perché per 2 anni con le mascherine non ha circolato». I morti a Vicenza, i ricoverati in Ogliastra: «Anziani e fragili devono proteggersi»

11 gennaio 2024
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Sassari Due morti in poche ore nell’ospedale di Vicenza. Due ricoverati in terapia intensiva in Ogliastra. L’influenza suina si presenta con queste credenziali e potrebbe far paura, ma in verità questa è la assoluta normalità. «Purtroppo di influenza si muore – dice Sergio Babudieri, responsabile dell’unità di Malattie infettive dell’Aou di Sassari – è sempre stato così, è una delle principali cause di decesso e ogni anno in Italia fa dalle 8 alle 10mila vittime. Perciò se qualcuno muore per le complicanze dell’influenza, rientriamo nella statistica». La cosa fondamentale, perché la situazione non sia allarmante, è che il ceppo non sia nuovo: «Ci troviamo di fronte a una vecchia conoscenza: l’H1N1, detto pdm09, o influenza suina, che nel 2009 dal Messico si è diffuso anche in Europa. Si tratta di un virus col quale facciamo i conti ogni anno, ben rappresentato nei vaccini. Immagino che i pazienti che si sono aggravati non fossero vaccinati e fossero immuno depressi». Però quest’inverno la circolazione influenzale sta raggiungendo dei picchi mai visti primi: «Veniamo da tre anni di isolamento, mascherine e distanziamento. C’era solo covid, l’influenza ha latitato. Non c’è stata quella che io definisco la vaccinazione naturale. Ora però si è ritornati alla normalità e l’H1N1 ha il terreno più fertile: tutte le precauzioni sono svanite, e in più i sistemi immunitari sono meno “allenati” e vulnerabili. Ecco perché la diffusione e anche l’aggressività è così marcata».

Le armi migliori per arginare l’influenza sono sicuramente la vaccinazione e l’adeguata condotta igienico-sanitaria: «L’influenza non è una banalità. La cronaca ci ricorda che di influenza si muore – avverte Gabriele Mereu, responsabile del servizio Vaccinoprofilassi della ASL di Cagliari – i fragili, i pazienti oncologici, i diabetici, gli immuno depressi, gli over 65 e i bimbi 0-5 anni dovrebbe vaccinarsi tutti. E anche le persone che restano a stretto contatto con i soggetti fragili. Chi non ha fatto il vaccino, ha ancora tempo per proteggersi, perché è una fesseria la convinzione che il vaccino non serve quando il virus è già in circolo». Poi ci sono i no vax e gli scettici, e questo vale non solo per il siero anti covid. «C’è molta superficialità e ignoranza in questo approccio. I vaccini sono i farmaci più controllati in assoluto, frutto di protocolli rigidissimi. Mi fa sorridere il fatto che gli stessi che non si vaccinerebbero nemmeno sotto tortura, poi sono i primi a imbottirsi di medicine o antibiotici al primo malessere. Ignorando completamente le controindicazioni». L’influenza, in questa fase è molto virulenta. Migliaia di persone a letto, con febbre altissima e tosse che non passa mai. E postumi, fiacchezza e dolori che si trascinano per una settimana. «A Cagliari abbiamo acquistato 115mila dosi di anti-influenzali, e il 95 per cento sono state somministrate. Ma non basta, la copertura dovrebbe essere maggiore. Perciò l’appello è sempre questo: vaccinatevi. E fate tesoro della lezione del covid, perché ormai tutti sembrano aver dimenticato la buona educazione sanitaria. Se entro in un mezzo pubblico affollato, è meglio indossare la mascherina». Anche a Sassari la campagna vaccinale va avanti piuttosto spedita: «Facendo il rapporto tra i vaccini acquistati e quelli che abbiamo in giacenza – spiega la dottoressa Manuela Idini dell’Asl di Sassari – finora abbiamo somministrato il 97 per cento delle dosi». Però mancano all’appello ancora numerosi anziani e fragili. C’è tutto il tempo per vaccinarsi.
 

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