La Nuova Sardegna

L’appello

Siccità, Coldiretti scrive a 25 sindaci: «Chiedete lo stato di calamità»

Siccità, Coldiretti scrive a 25 sindaci: «Chiedete lo stato di calamità»

Pressing sulla Regione per la preoccupante situazione nell’area sud orientale

21 aprile 2024
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Sassari Se nel nord dell’isola gli agricoltori sono alle prese con una sorta di siccità “indiretta” – nel senso che non è causata dalla mancanza di acqua in senso stretto – le campagne del sud sono a secco proprio per carenza di materia prima. Ed è per questo che Coldiretti consegna il pieno sostegno e un invito ai sindaci della Sardegna sud orientale per richiedere alla Regione lo stato di calamità naturale.

Questo a causa delle gravi difficoltà che si stanno riscontrando da mesi in un territorio martoriato dalla siccità. Proprio per sensibilizzare le comunità locali e rilanciare il proprio aiuto, i vertici dell’associazione di categoria hanno inviato un appello, attraverso una lettera inviata ai primi cittadini di 25 Comuni dell’area sud orientale.

 La lettera Al centro dell’appello di Coldiretti c’è la «grave emergenza che sta affliggendo gli agricoltori e gli allevatori del nostro territorio», scrivono ai primi cittadini, Giorgio Demurtas e Luca Saba, rispettivamente presidente e direttore dell’associazione di categoria. «Da diversi mesi – continuano i due – questo territorio è flagellato da una prolungata mancanza di piogge che ha generato una crisi senza precedenti, con ripercussioni drammatiche sulle attività agricole e zootecniche, causando gravi danni alle colture e alle attività di allevamento».  Ecco perché, rilancia Coldiretti, «la gravità della situazione richiede interventi immediati e incisivi. Bisogna unire le forze con tutti i sindaci dei Comuni interessati per sollecitare con determinazione la Regione affinché sia dichiarato lo stato di calamità naturale».

Stato di calamità «Dichiarare lo stato di calamità è un passo fondamentale per sbloccare le risorse necessarie e sostenere le nostre comunità rurali con le loro attività produttive, fortemente colpite da una crisi che sembra non dare tregua – sottolinea Demurtas – i nostri agricoltori e allevatori, pilastri fondamentali delle comunità locali, si trovano ormai allo stremo, con conseguenti problemi economici attuali e futuri». E ancora: «Questa situazione particolarmente critica nell’area della Sardegna sud orientale vede anche molti allevatori vivere una situazione critica dovendo affrontare i danni diretti causati dalla siccità e legati all’acquisto di mangimi per sopperire all’assenza dei pascoli, con conseguenze devastanti sui fatturati delle aziende».

Secondo la Coldiretti la situazione è straordinaria e l’unica maniera corretta per affrontarla è fare squadra con tutto il territorio. «Confidiamo nella sensibilità dei primi cittadini e in una pronta azione delle istituzioni per aiutare le aziende in questa drammatica situazione», sottolinea ancora il direttore Saba. «Restiamo a disposizione – aggiunge e conclude Saba – per collaborare con tutte le amministrazioni coinvolte nell’interesse del benessere delle nostre comunità. Le preoccupazioni riguardanti il possibile e ulteriore aggravarsi di questa situazione sono più che fondate tanto che, dopo quelle invernali e primaverili, si teme per il destino delle colture estive e autunnali». (s.sant.)

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