La Nuova Sardegna

La manifestazione

Assoenologi: «Per il vino di oggi e di domani le sfide sono qualità e sostenibilità»

di Andrea Sini
Assoenologi: «Per il vino di oggi e di domani le sfide sono qualità e sostenibilità»

Si è concluso a Cagliari il 77° congresso nazionale dell’associazione

03 giugno 2024
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Cagliari La ricerca della qualità come faro, la voglia di migliorarsi da parte dei produttori, la compattezza della politica sulla difesa del patrimonio agroalimentare dell’Italia. Sono alcuni dei punti chiave emersi nella due-giorni isolana di Assoenologi. Il convegno nazionale numero 77, che quest’anno si è svolto a Cagliari, si è concluso ieri mandando in archivio una serie di input e indicazioni molto interessanti su un settore in forte crescita ma anche in rapido mutamento. «Ormai il mestiere di enologo non è relegato più solo a fare il vino – ha infatti sottolineato il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella –, ma deve puntare ad avere un piglio imprenditoriale, cercare di capire cioè cosa fare al di là delle poesie e della retorica per consentire alle aziende di fare reddito e andare avanti».

Tantissimi gli interventi di esperti e operatori intervenuti, con il mercato italiano che è stato vivisezionato e analizzato a fondo, ma grande spazio ha trovato anche l’analisi della situazione di alcuni dei grandi mercati esteri: dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dalla Germania sino alla Cina. Ognuno con le proprie abitudini, tendenze e peculiarità. Ma in un mercato ormai completamente globalizzato - è stato più volte sottolineato - è fondamentale avere contezza di quanto avviene oltre i confini di casa nostra. Pur in un contesto internazionale e “aperto”, la Sardegna ha avuto comunque grande spazio. In particolare con le due Master class: nella prima, intitolata “Tre fuoriclasse che sfidano il tempo”, riflettori puntati su Terre Brune Annata 1996 DOC Carignano del Sulcis Superiore - Santadi, Turriga Annata 1997 Rosso IGT Isola dei Nuraghi – Argiolas e Vernaccia di Oristano Annata 2004 Doc Riserva – Silvio Carta. La seconda Master class tutta isolana, intitolata “La Sardegna - Un Piccolo Continente. Sette Vini Per Sette Territori”, ha visto come protagonisti Spumante Metodo Classico Oscarì Sella&Mosca per il territorio di Alghero; Nuragus Di Cagliari Doc 2023 Antonella Corda per il Parteolla; Semidano di Mogoro Superiore 2021 per l’Alta Marmilla; Capichera Vendemmia Tardiva 2021 per la Gallura; Kentannos Mandrolisai Doc Superiore 2020 per lo stesso Mandrolisai; Arbore Cannonau di Sardegna Classico 2016 per il Nuorese-Oliena; Malvasia di Bosa Dolce 2020 Salto di Coloras per la Planargia di Bosa. Tra i tanti momenti di alto livello, imperdibile quello che ha avuto come protagonista Fadi Batarseh, l’enologo della cantina di Cremisan a Betlemme, che ha parlato di “Viticoltura eroica in una terra martoriata”.

«Gli spunti di riflessione sono stati tantissimi e tutti di grande interesse per chi opera in questo settore – ha sottolineato Mariano Murru, presidente di Assoenologi Sardegna –. Da parte nostra, come organizzatori, abbiamo l’orgoglio di avere ospitato un evento di altissimo livello, mettendo in vetrina alcune delle nostre eccellenze e facendo il massimo dal punto di vista dell’ospitalità».

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