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Mamma Betty e papà Sandro Maggetti: «La medaglia d'oro è il regalo più bello per il nostro anniversario»

Mamma Betty e papà Sandro Maggetti: «La medaglia d'oro è il regalo più bello per il nostro anniversario»

La gioia incontenibile dei genitori di Marta, arrivati dalla Sardegna

03 agosto 2024
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Cagliari A soffiare sulla vela della tavola condotta da Marta Maggetti c’erano anche i genitori della giovane cagliaritana: papà Sandro, che le ha trasmesso la passione per il windsurf, e mamma Betty, arrivati nella città del sud della Francia dopo un lungo viaggio in nave e in macchina. Un viaggio impegnativo ma ripagato dalla gioia di aver visto la propria figlia trionfare come era già accaduto in altre competizioni internazionali.

In Francia, a Brest, proprio due anni fa, Marta Maggetti vinse il campionato mondiale con la nuova tavola IQFoil, sulla quale l’atleta sarda era salita da appena un anno, dopo l’esperienza con il windsurf olimpico Rs:X.

«È stata un’emozione indescrivibile, solo a parlarne mi viene il freddo – dice mamma Betty –. Marta è stata bravissima. Domani (oggi per chi legge), è il nostro anniversario di matrimonio, e nostra figlia ci ha fatto un regalo bellissimo. Quando Marta ha finito la gara ci siamo abbracciate e abbiamo pianto insieme, ancora non credo a ciò che è successo, una vittoria strepitosa».

Marta Maggetti nelle regate di flotta stava andando forte ma nessuno, neppure tra gli addetti ai lavori, credeva in questa grande impresa, visto che la britannica Emma Wilson pareva imprendibile: «Non ci credevamo neanche noi – continua la signora Maggetti –, al massimo pensavamo che potesse vincere una medaglia di bronzo, invece è arrivato l’oro. Una cosa bellissima, Marta è scesa in acqua molto concentrata e determinata e ha portato a casa una vittoria strepitosa. È entrata nella storia della vela olimpica».

Andrea Melis, 34 anni, è il primo allenatore che al Windsurfing Club Cagliari l’ha vista crescere sia sotto l’aspetto caratteriale che tecnico: «Quando arrivò con i genitori alla scuola vela, aveva poco più di 7 anni – ricorda il coach del circolo che ha la sede alla Prima fermata del Poetto –, era taciturna e sapeva già gestire le emozioni. Si vedeva che aveva talento anche sotto l’aspetto tecnico rispetto alle altre allieve che si affacciavano per la prima volta alla tavola giovanile del windsurf». Quando tornava a Cagliari per allenarsi, Marta accettava i consigli del suo primo allenatore, proprio sulla condotta di gara che avrebbe dovuto tenere a Marsiglia, dove per mesi ha provato il campo di regata nei vari raduni con la nazionale di windsurf sotto la guida di Riccardo Belli, Luca De Pedrini, Adriano Stella. «Ovviamente il merito è tutto suo, Marta è stata bravissima, ha dimostrato una grande maturità e ha condotto per tutta ala settimana una regata di controllo. Nella finale ha fatto una bella partenza e ha beffato le avversarie anticipando la layline ed così passata in testa nell’ultima boa, Ha condotto la regata magistralmente, davvero brava».

Al Windsurfing Club già sventola il gran pavese per accogliere la campionessa olimpica, che tornerà nel suo vecchio club dove fino a a poco meno di un mese fa si è allenata con la tavola iQfoil. (s.c.)

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