La Nuova Sardegna

Sassari Una strada foderate di promesse, ma senza un solo centimetro di asfalto. La quattro corsie tra Olbia-Arzachena, e per i più ottimisti fino a Santa Teresa, è l’opera viaria di cui si parla da così tanto tempo che quasi nessuno ci crede più. Nel frattempo le persone continuano a morire e a rischiare la vita, d’inverno come d’estate.

Tormentone elettorale L’apertura dei cantieri per la quattro corsie è uno di quei tormentoni elettorali a cui nessuno stenta più a credere. Un trappolone in cui sono caduti tutti in maniera bipartisan. Ogni volta si ripetono le stesse cose. Che è una arteria fondamentale, che la Gallura turistica non può permettersi di avere mulattiere di questo tipo, che il nord Sardegna merita più dignità. Tutto bellissimo ma poco pragmatico.

Rewind  Riavvolgiamo rapidamente il nastro sulle ultime novità. A inizio anno il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in piena campagna elettorale in Sardegna, dice che sono disponibili 475 milioni di euro. Peccato però che la storia infinita comincia nel 2001 quando la realizzazione della quattro corsie sino a San Giovanni per poi proseguire con una due corsie fino ad Arzachena viene individuata come progetto strategico. Ora l’opera è commissariata e il suo futuro è nelle mani della presidenza della Regione.

L’interrogazione e il riannuncio Qualche manciata di giorni fa il deputato della Lega, Dario Giagoni, ha portato in discussione il tema in Parlamento con una interrogazione. Il ministro Salvini ha fatto il punto sull’opera. Al di là della retorica sull’opera fondamentale del territorio, la sintesi è la seguente.

Il primo lotto, 6,8 chilometri tra Olbia e San Giovanni a quattro corsie, è in attesa del completamento della procedura di Valutazione di impatto ambientale sul progetto di fattibilità tecnico-economica. Ma questo si sapeva da qualche anno.

Per quanto riguarda il secondo lotto, tratto Arzachena – Palau con tracciato a due corsie, in variante rispetto alla strada esistente, il ministro Salvini ha fatto sapere che si è conclusa la progettazione definitiva, trasmessa al Commissario straordinario per l’avvio delle procedure ambientali.

Del terzo lotto, quindi dell’Arzachena-Santa Teresa non c’è praticamente nulla se non «in fase di perfezionamento la redazione del quadro esigenziale per la successiva redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali». Che tradotto dal politichese significa che si deve ancora capire che tipo di tracciato realizzare. L’attesa si prospetta lunga.