Ai sardi piace farsi belli, ma aumentano estetiste e parrucchieri abusivi
Dal 2019 a oggi le aziende del settore sono 500 in più. Si calcola che ci siano 1400 lavoratori fantasma
Sassari In Sardegna è boom di acconciatori, estetisti e trattamenti di bellezza. Dal 2019 a oggi il numero delle aziende che si occupano di benessere del corpo è cresciuto di 500 unità. In contemporanea però sono aumentati anche i fantasmi con forbici e ceretta. Almeno 1400 abusivi secondo l’indagine di Confartigianato.
Ai sardi piace farsi belli e tenersi in forma. E lo dimostrano i numeri delle aziende che si occupano di offrire questo tipo di servizio. Nel primo trimestre del 2024 si contano 4.046 imprese del settore Servizi di parrucchieri, trattamenti estetici e di bellezza: nel 2019 erano 3.543. Di queste l’83,8% (3.392 realtà oggi, 3.006 nel 2019) sono artigiane, con circa 8mila addetti. Rispetto al 2019, si registrano 503 imprese in più (+14,2%), delle quali 383 artigiane (+12,7%). Nell’ultimo anno l’incremento totale è stato pari a +108 unità (+2,7%). Anche per l’artigianato si osserva un aumento di 106 imprese (+3,2%).
La dettagliata analisi è dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha esaminato i dati dei settori del benessere, estetica e acconciatura nell’Isola, su fonte Unioncamere-Infocamere 2019-2024 . Per quanto riguarda la spesa, mediamente nell’isola le famiglie spendono 29,5 euro al mese, equivalenti a 355 milioni di euro all’anno, per servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza. Nel 2016 la spesa totale fu di 265milioni.
«Questo è un settore in forte crescita in tanti punti. Infatti aumenta la domanda, la spesa totale, le imprese e, soprattutto, l’attenzione dei consumatori alla conservazione della salute, al benessere e alla migliore qualità della vita anche attraverso la cura della persona - commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – tutto ciò però non cancella i problemi storici che attanagliano il settore: dall'abusivismo dilagante, alla carenza di addetti fino alle difficoltà della formazione. Proprio il tema della formazione e della cultura professionale è un argomento cruciale per il nostro settore; non dobbiamo dimenticare che nel nostro settore spesso viene dimenticata la parola cultura».
E se il settore cresce, cresce anche l’abusivismo. Alta la percentuale degli irregolari; si stima che in Sardegna il numero di questi lavoratori si aggiri intorno alle 1.400 unità. «L’abusivismo in questo comparto non è solo un danno per le imprese regolari che operano nella legalità, alla luce del sole ma soprattutto un oltraggio alla salute e al benessere dei clienti - commenta Daniele Serra, Segretario Regionale di Confartigianato . Ciò che sta accadendo nella nostra regione è molto preoccupante sia per l’economia, continuamente danneggiata, sia per tutte le imprese e i cittadini onesti, che pagano le tasse e rispettano le leggi».