Caroselli d’auto, cori e bandiere: Silanus in estasi per la vittoria al Palio di Siena di Dino Pes
Il sindaco Arca: «Orgoglio per il paese, lo aspettiamo per celebrare il successo»
Silanus Dopo nove tentativi andati a vuoto alla decima occasione è arrivata la vittoria. Dino Pes fa suo il Palio di Siena, dedicato alla Madonna dell'Assunta, e consegna il drappellone ai contradaioli della Lupa che in lui avevano riposto tutte le loro speranze. Il fantino di Silanus, nato 44 anni fa nel rione di San Giorgio, non ha deluso le attese e ripagato tutta la fiducia in chi ha creduto in lui. Una vittoria netta la sua, in sella all'esordiente Benitos. Una corsa condotta sempre in testa, dal primo all'ultimo metro della insidiosa pista in tufo di piazza del Campo. Una vittoria accolta con grande entusiasmo a Silanus dove vivono tutti i familiari il padre Salvatore, la mamma Maria Morittu (che non è riuscita a trattenere le lacrime dalla gioia) e il fratello Fabrizio Pes (anche lui abile cavaliere vincitore di tre edizioni del Palio di Fonni). «Una grandissima emozione - ha commentato Salvatore Pes - Dino si meritava questa affermazione. Nelle precedenti edizioni ha conquistato un paio di secondi piazzamenti. Ma nel palio conta solo vincere e arrivare secondo equivale a perdere, è come arrivare ultimo».
Subito dopo la corsa a Silanus c'è stato un carosello di auto con suoni di clacson e bandiere che hanno sventolato fino a notte fonda lungo il corso Vittorio Emanuele e la piazza Carraghentu. Festa grande in casa Pes dove sono arrivati tanti amici, mezzo paese e conoscenti dai centri vicini per condividere il successo e congratularsi con il vincitore. Sembrava di essere in una sezione staccata del quartiere della Lupa. Soddisfatto anche il sindaco di Silanus Gianpietro Arca: «Un orgoglio per il paese, lo aspettiamo a Silanus per festeggiare». Grazie a questa affermazione il centro del Marghine ritorna alla ribalta del palio. Una decina di anni fa a vincere la corsa era stata una cavalla del paese, Sarbana, nata nella scuderia di Giovanni Deriu (anche lui ieri presente nel loggiato di Siena) per la contrada della Giraffa.