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Sanità

Ricette cartacee addio: ecco cosa cambia dal 2025

Ricette cartacee addio: ecco cosa cambia dal 2025

Rivoluzione nella prescrizione dei medicinali, ma non senza qualche perplessità

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Addio alle ricette cartacee dal 2025. E non solo a quelle “rosse”, in arrivo novità anche per quelle bianche, quelle cioè per la prescrizione di farmaci che i cittadini pagano do tasca.

Perché?

La legge di Bilancio prevede che dal 2025 tutte le ricette mediche siano in formato elettronico. Una novità che lascia perplessi i medici e i farmacisti secondo i quali non si potrà non tenere conto dei problemi tecnici  e si dovrà comunque trovare un piano B per garantire il servizio ai pazienti.  Ad aprire la strada alle ricette digitali è stata la pandemia, introducendo nuove strategie di assistenza, tra cui le cure a distanza. 

Come funzionerà

Dal primo gennaio 2025 per qualunque tipo di ricetta, che sia «bianca» o «rossa» il medico dovrà elaborarla anche in formato digital per essere poi trasmessa via mail o via whatsapp. Non servirà cioè più andare in presenza dal proprio dottore. Ma per i pazienti poco tecnologici resterà sempre il supporto cartaceo. Nessuno vieterà a medici di continuare a stampare le ricette e ai cittadini di andare nell’ambulatorio del medico curante per farsele fare. 

Cosa ne pensano i farmacisti

La Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani (Federfarma) «ha sempre collaborato con il processo di dematerializzazione fin dalla fase sperimentale – dice il vicepresidente della federazione Gianni Petrosillo, che presiede la sezione Farmacie rurali di Federfarmaa –. Oggi sono prescritti su ricette dematerializzate il 98% dei farmaci, ma il sistema funziona con criticità».  l riferimento è alle reti Sac, Sistema di Accoglienza Centrale,  sia alle reti locali, i Sistemi di Accoglienza Regionali (Sar). Il codice della ricetta e la tessera sanitaria consentono al farmacista di  accedere alla prescrizione. Se ci dovessero essere problemi al sistema  «non è possibile risalire al tipo di farmaco da erogare". Se ci fosse una sorta di promemoria con il nome del farmaco, sarebbe possibile erogarlo in via provvisoria e poi, con il ripristino della connessione, andare a chiudere la ricetta. É un problema che va affrontato»

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