A Roma la mostra dedicata a Giovanni Maciocco, maestro dell’architettura sarda
All’università La Sapienza l’esposizione “Abitare il territorio”
Sassari Sarà inaugurata mercoledì 7 maggio alle ore 18, presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza, la mostra “Giovanni Maciocco – Abitare il territorio / Inhabiting the Territory”, dedicata all’ingegnere e architetto gallurese premiato nel 2023 con il riconoscimento alla carriera da IN/Arch Sardegna.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 27 maggio 2025, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 19.30. Ad aprire la serata sarà una lecture dello stesso Giovanni Maciocco, preceduta dai saluti del professor Orazio Carpenzano, preside della Facoltà, e del professor Antonino Saggio. La mostra rappresenta la seconda tappa di un percorso espositivo avviato al Museo archeologico di Olbia, ed è curata dal professor Antonello Marotta con l’organizzazione di Claudia Ricciardi. Il progetto è promosso da IN/Arch Sardegna e Ance Sardegna, in collaborazione con l’Università di Sassari.
Andrea Casciu e Pierpaolo Tilocca, presidenti rispettivamente di IN/Arch e Ance Sardegna, sottolineano come l’iniziativa testimoni l’impegno delle associazioni nella promozione della qualità architettonica: «La mostra valica i confini regionali in attesa delle tappe europee previste dal programma. Il catalogo, rieditato dalla casa editrice “Ance Servizi”, conferma il valore culturale dell’iniziativa».
La giuria sarda del premio IN/Arch, presieduta dall’architetto Giuseppe Vallifuoco, ha motivato l’assegnazione del premio a Maciocco con “la capacità di partire dalla realtà di un territorio peculiare e talvolta marginale come quello sardo per costruire una riflessione più generale sul progetto contemporaneo, valida anche per contesti differenti”.
Nato a Olbia nel 1946, laureato in Ingegneria a Pisa e poi in Architettura a Firenze, Maciocco ha insegnato in diverse università italiane ed è stato proclamato professore emerito a Sassari. La sua attività progettuale e teorica è stata protagonista in molte pubblicazioni e mostre, tra cui la Biennale di Venezia. L’esposizione romana presenta progetti, fotografie e disegni anche attraverso installazioni tecnologiche. «Non è una retrospettiva – precisa Maciocco – ma una tappa di un cammino di ricerca».
A 78 anni, l’architetto continua a trasmettere inquietudine e voglia di sperimentare, anche ai suoi studenti della Scuola di Architettura di Alghero: «Disegno a mano, anche in digitale, per cercare indizi di abitabilità su scale inconsuete». Per Maciocco, il disegno resta uno strumento progettuale, non un fine: «Bisogna osare. Il vero progetto nasce nella sfida oltre il limite».