La Nuova Sardegna

Il giallo

La donna di origini sarde trovata morta a Fregene è stata uccisa a coltellate, fermata la nuora


	Stefania Camboni
Stefania Camboni

La compagna del figlio era l’unica persona presente in casa al momento del delitto

2 MINUTI DI LETTURA





Roma È stata uccisa con almeno 15 coltellate Stefania Camboni, 58 anni, di origini sarde, trovata morta ieri nella sua abitazione a Fregene. Per l’omicidio è stata fermata in serata la nuora, Giada Crescenzi, 31 anni, compagna del figlio della vittima e unica persona presente in casa al momento del delitto. Il corpo di Stefania è stato rinvenuto dal figlio Francesco, ai piedi del letto, in una pozza di sangue, con il capo schiacciato sotto alcuni cuscini.

Invece di chiamare i soccorsi, il giovane – addetto alla sicurezza all’aeroporto di Fiumicino – si è recato direttamente alla caserma dei carabinieri per dare l’allarme. Una reazione apparsa anomala, anche se potrebbe essere stata dettata dallo choc.

Nell’abitazione, che Stefania divideva con il figlio e la compagna di lui, i militari non hanno riscontrato segni di effrazione né la mancanza di beni di valore, escludendo l’ipotesi di una rapina. Gli inquirenti hanno quindi ipotizzato una messinscena. Giada Crescenzi, interrogata per ore, ha affermato di non essersi accorta di nulla perché dormiva con i tappi alle orecchie e dopo aver assunto un blando sonnifero.

La scena del delitto era inquietante: la mansarda era in disordine, come se qualcuno avesse cercato qualcosa nei cassetti, e il portone d’ingresso era aperto. Il portafoglio della vittima è stato ritrovato in un cespuglio nel vialetto, mentre la sua auto era parcheggiata poco distante in modo anomalo, con il finestrino lato passeggero abbassato.

Gli inquirenti hanno interrogato a lungo Francesco e Giada, e stanno cercando di chiarire se i conflitti familiari possano aver avuto un ruolo nella tragedia. La sorella della vittima, Francesca Camboni, è stata ascoltata per approfondire la dinamica dei rapporti interni alla famiglia, che si sarebbero incrinati dopo la morte del marito di Stefania, Giorgio Violoni, ex calciatore del Maccarese. Da allora, la donna, descritta dai vicini come gentile ma segnata dal lutto, non si sarebbe più ripresa. Le difficoltà economiche e i dissapori legati all’eredità e alle proprietà familiari sarebbero all’origine di continue tensioni.

Le indagini proseguono, mentre la comunità di Fregene resta scossa da un delitto maturato in un ambiente apparentemente tranquillo, ma segnato da profondi dissidi familiari.

Primo piano
Urbanistica

Monolocali da 20 metri quadri col Salva casa: il ministro Salvini contro il no della Sardegna

Le nostre iniziative