Narcotraffico fra Sardegna, Toscana e Veneto: smantellate due bande criminali. La droga in viaggio sui tir: 50 indagati
Scoperti i legami con ambienti della criminalità albanese. Le indagini hanno svelato retroscena su un sequestro di persona avvenuto nel Sulcis
Cagliari Il provvedimento ha disposto la custodia cautelare in carcere per 50 indagati, i domiciliari per 9, l’obbligo di dimora per 2 e il divieto di dimora per 1. Contestualmente sono state eseguite numerose perquisizioni locali e domiciliari, delegate dall’Autorità Giudiziaria e sviluppate d’iniziativa, finalizzate alla ricerca di stupefacenti, armi da fuoco e beni di provenienza illecita, nonché notificati 9 inviti a rendere interrogatorio prodromici alla valutazione di ulteriori posizioni in ossequio alle disposizioni della recente normativa “Nordio”. Le persone coinvolte, cittadini italiani e stranieri – molti dei quali già noti alle Forze dell’Ordine – sono sottoposte a indagini, a vario titolo, per le ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di droga in concorso, porto e detenzione abusiva di armi da sparo.
Le indagini, avviate dalla Procura di Cagliari nel gennaio 2022 e protrattesi sino al maggio 2024, hanno permesso al Nucleo Operativo della Compagnia di Carbonia di acquisire gravi indizi circa l’esistenza di due distinte associazioni criminali radicate in Sardegna, strettamente collegate con ambienti della criminalità albanese che operava in Toscana e in Veneto.
Secondo le ipotesi allo stato formulate, la prima consorteria, di carattere strutturato e verticistico, si occupava del reperimento dello stupefacente, in particolare cocaina ed eroina, nel territorio nazionale e della sua distribuzione in Sardegna.
La seconda, definita “strumentale”, sarebbe composta da camionisti professionisti incaricati di trasportare i carichi di droga ricevuti dai fornitori albanesi e di provvedere al saldo in contanti per l’acquisto delle successive partite. La sostanza stupefacente, opportunamente occultata sugli articolati, secondo complessi sistemi meccanici quali doppi fondi, sarebbe stata così trasportata in sicurezza attraverso il territorio nazionale e in alcune circostanze anche verso nazioni estere confinanti.
Durante l’attività di indagine, protrattasi per oltre due anni, erano già stati assicurati alla giustizia 9 soggetti colti in flagranza di reato e sequestrati 88 chilogrammi di cocaina, 7 chilogrammi di eroina e 370.900 euro in contanti, risorse che avrebbero alimentato ulteriormente il circuito del narcotraffico. Di specifico rilievo è anche il rinvenimento e sequestro di diverse armi, alcune delle quali catalogate “da guerra”, quali un lanciagranate modello “PanzerFaust”, una granata RPG e una pistola mitragliatrice uzi, utilizzabili nell’esecuzione di strutturate operazioni criminali quali ad esempio l’assalto a furgoni porta valori, dove è sempre stato documentato l’utilizzo di armi pesanti per le operazioni di sbarramento delle arterie stradali, il bloccaggio dei mezzi e per poter guadagnare in tempi rapidi una o più vie di fuga.
Nell’odierno quadro indiziario confluisce poi un ulteriore e rilevante sviluppo investigativo, grazie al quale sono stati individuati i presunti responsabili del sequestro di persona avvenuto a Sant’Anna Arresi il 3 aprile 2023.
L’operazione “Termine” costituisce un risultato di particolare rilievo nel contrasto al traffico di droga e alla criminalità organizzata, confermando l’alta capacità investigativa e operativa della Direzione Distrettuale di Cagliari e dell’Arma dei Carabinieri.
