Il presidente dell’associazione Sardinia Cannabis: «La legge sulla canapa mette gli agricoltori in ginocchio»
Piero Manzanares: «Il nostro prodotto è legale»
Sassari Parla di “corto circuito informativo”, di incomprensibili “discrasie” tra forze dell’ordine e di un settore ormai in ginocchio con piccoli imprenditori (per lo più agricoltori) che vedono andare in frantumi progetti di vita sui quali avevano investito cospicue somme di denaro. E il decreto sicurezza, diventato legge a giugno, avrebbe contribuito a creare ancora più confusione su cosa sia o non sia lecito fare in questo settore.
«La canapa industriale è legale – esordisce senza troppi giri di parole Piero Manzanares, presidente dell’associazione Sardinia Cannabis – e va gestita con regole semplici, test rapidi e controlli intelligenti. Negli ultimi mesi abbiamo letto titoli su presunti “sequestri di marijuana” che, a una verifica tecnica, riguardano in realtà coltivazioni di canapa industriale perfettamente conformi alla legge».
L’occasione per questa riflessione quanto mai attuale è arrivata dopo l’ultimo sequestro portato a termine dalla guardia di finanza di Sassari alcuni giorni fa: 276 chili di infiorescenze essiccate di cannabis e duemila piante già messe a dimora in un’azienda di Ploaghe. Il titolare è stato denunciato per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. A subire i danni di un “corto circuito informativo” sarebbero agricoltori, investitori «e l’intera economia rurale».
(L’articolo completo nel giornale in edicola e nell’edizione digitale del 9 ottobre QUI)