Siti porno vietati ai minori, servirà un’app dedicata: come funzionerà
L’Agcom ha pubblicato la lista dei 45 portali coinvolti
Dal 12 novembre cambiano le regole per accedere ai siti vietati ai minori di 18 anni. Sarà obbligatorio dimostrare la maggiore età attraverso un'applicazione, e non sarà più sufficiente cliccare su un avviso online.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato la lista dei 45 portali coinvolti, tra cui PornHub, YouPorn e OnlyFans, quasi tutti di contenuto pornografico. Il nuovo sistema prevede che, per accedere a questi siti, l’utente debba utilizzare un’applicazione dedicata che fornisce prova della maggiore età. Non sarà usato lo Spid, come ipotizzato da molti, ma un’app che entrerà a far parte del futuro Portafoglio di identità digitale europeo, atteso per metà 2026.
Il processo di verifica si articolerà in due fasi: prima l’identificazione dell’utente tramite l’app, poi l’accesso al sito attraverso un Qr Code da inquadrare con lo smartphone. A tutela della privacy, verrà utilizzato un meccanismo di "doppio anonimato" che impedisce sia al sito di conoscere l’identità dell’utente, sia all'app di sapere quale servizio è stato richiesto.
Il Garante per la Privacy ha chiesto che venga garantita la riservatezza dei dati personali in ogni passaggio. L’Agcom, dopo aver pubblicato l’elenco dei siti interessati, ha concesso altri tre mesi di tempo per adeguarsi, portando la scadenza definitiva a fine gennaio 2026. Se i portali non rispetteranno le nuove regole, potranno essere bloccati. L’Italia, grazie all’approvazione del decreto Caivano, è tra i cinque paesi pilota dell’Unione Europea, insieme a Francia, Spagna, Grecia e Danimarca, per la sperimentazione del sistema di verifica dell’età previsto dal Digital Service Act.
