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Il caso

Ryanair nel mirino dell’Antitrust, rischia multa miliardaria: ecco perché

Ryanair nel mirino dell’Antitrust, rischia multa miliardaria: ecco perché

La grande compagnia aerea low cost rischia una sanzione record

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La grande compagnia aerea low cost rischia una sanzione record fino a un miliardo di euro da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), accusata di aver adottato pratiche anticoncorrenziali nel mercato italiano del trasporto aereo. La decisione finale dell’indagine è attesa per il 22 dicembre

L’accusa di abuso di posizione dominante

Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, per l’Antitrust Ryanair avrebbe sfruttato la sua posizione di leadership - con quote di mercato stimate tra il 38% e il 50% sui voli domestici ed europei da e per l’Italia - per limitare l’azione delle agenzie di viaggio, sia tradizionali sia online. Le autorità ritengono che la compagnia abbia messo in campo una serie di misure tali da spingere i consumatori a comprare i biglietti direttamente sul sito ufficiale, riducendo così il confronto tra offerte e la trasparenza delle tariffe.  

Tra le pratiche contestate si segnalano:

Verifica facciale obbligatoria per alcuni acquisti tramite intermediari online;

Sistema automatico di blocco delle prenotazioni ritenute “anomale”;

Contratti con condizioni ritenute squilibrate dalle agenzie partner.  

L’effetto, secondo l’Autorità, sarebbe stato quello di restringere la concorrenza e indebolire il ruolo commerciale delle agenzie, penalizzando al tempo stesso i consumatori nella scelta e nella comparazione dei prezzi.  

La difesa di Ryanair

La compagnia irlandese ha reagito respingendo con forza le accuse: in una memoria difensiva di oltre 200 pagine, Ryanair ha sostenuto che gli strumenti contestati - come i controlli di identità e i filtri automatici - servono a contrastare frodi e pratiche abusive, non a ostacolare la concorrenza. Inoltre, la compagnia afferma che nessuna norma europea impone l’obbligo di vendere attraverso intermediari e che il suo modello di vendita diretta costituisce la base delle tariffe più basse offerte al pubblico.  

Ryanair contesta anche il modo in cui l’Antitrust ha definito il mercato di riferimento: secondo la società, una valutazione più ampia della concorrenza europea ridurrebbe la presunta quota di posizione dominante. 

Le possibili conseguenze

Se l’Agcm confermasse l’accusa, la multa potrebbe arrivare fino a 10% del fatturato annuo globale, anche se è probabile che la sanzione venga calcolata sui soli ricavi registrati in Italia. Oltre alla multa, l’autorità potrebbe imporre modifiche al modello di business, obbligando la compagnia a rivedere alcune delle pratiche commerciali attuali.

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