La Nuova Sardegna

Sassari

Plus, le emergenze sociali del territorio

di Emidio Muroni
Plus, le emergenze sociali del territorio

Il Consiglio di Bonorva ha approvato il piano studiato con il coinvolgimento del distretto sanitario e dei gruppi di lavoro

06 novembre 2012
3 MINUTI DI LETTURA





BONORVA. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta dell’assessore alla Sanità e servizi sociali, Antonio Solinas, ed ha ratificato l’approvazione della programmazione 2012/2014 del Plus del Distretto Socio Sanitario di Alghero, come deciso nella Conferenza di Programmazione del 15 ottobre ad Alghero.

In quell’occasione i 23 Comuni del Distretto socio sanitario di Alghero, la provincia di Sassari e la Azienda sanitaria locale n. 1, organizzati nel Plus, con ente capofila il Comune di Bonorva, approvarono all’unanimità il documento di programmazione triennale per il 2012-2014, elaborato dall’Ufficio di Piano, coordinato da Stefano Spano, con la collaborazione di Iosetto Marras.

Il Plus è nato da un attento ascolto e consultazione del territorio, iniziato nel mese di luglio 2012, con quattro tavoli tematici che hanno coinvolto gruppi di lavoro per l’individuazione delle priorità e delle emergenze sociali del territorio da studiare e superare e che, in linea con le indicazioni della Regione, hanno contribuito alla predisposizione del nuovo Piano triennale presentato. «Le azioni messe in campo dalla programmazione hanno sostanzialmente lo scopo di far prevalere l’idea di un’azione comune fra i partecipanti - dice l’assessore Solinas -, di dare forza all’integrazione sociale e socio sanitaria con politiche sociali comuni, all’interno di un piano strategico distrettuale per la cui realizzazione, nel triennio è previsto un budget di circa 3.600.000 euro».

Sostanzialmente le azioni programmate prevedono una prima parte programmatica riferita all’organizzazione della struttura, con azioni d’investimento per la creazione di reti di dati e risorse, segretariato sociale centralizzato, numero verde, protocolli, linee guida e regolamenti.

Proseguirà l’esperienza più che positiva con la partecipazione a tavoli tematici, che saranno attivati per la ricerca di risorse, proposte e documenti necessari per gli interventi in ambito civile. Sarà importante l’opera di prevenzione, da attuare con una logica di lavoro “community care”, per l’individuazione di risorse locali e di opportunità esistenti nel territorio. La priorità del community care è quella di organizzare cure assistenziali a favore delle categorie sociali più deboli ponendo come esigenza fondamentale la possibilità per queste persone di continuare a condurre la propria vita entro i confini della comunità di appartenenza dove sono sempre vissute, anziché rivolgersi a strutture residenziali.

Altra iniziativa riguarderà la creazione nel distretto di 4 centri servizi territoriali per la famiglia e la comunità, necessari per l’ascolto, la consulenza, l’orientamento e l’accesso ai servizi Asl ed a quelli sociali comunali. I servizi saranno finalizzati al supporto della domiciliarità, in termini d’assistenza e educativi, rivolti agli anziani, ai disabili, ai minori e alle famiglie, alla salute mentale e dipendenze, diffusi nel territorio e gestiti in forma associata.

«Una serie d’iniziative - ha concluso l’assessore Solinas -, con le quali il piano Plus si pone come strumento strategico partecipato e territoriale per avviare nuovi percorsi impegnativi, con obiettivi ambiziosi, da realizzare in comune fra le amministrazioni ed i cittadini». Sarà così possibile, com’è previsto nello stesso piano, «sperimentare percorsi di programmazione e gestione associata, avviare circuiti virtuosi di produzione di salute territoriale, razionalizzare la spesa attraverso la gestione condivisa e associata delle risorse, raggiungere standard di servizio omogenei per ciascun cittadino del distretto, attivare una Carta dei servizi distrettuale orientata al cittadino/utente, raggiungere adeguati ed efficaci livelli di integrazione e di coordinamento tra servizi sociali e sanitari».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative