La Nuova Sardegna

Sassari

Sportello anticrisi della Confesercenti

Convenzione con l’Adusbef che farà sconti agli iscritti Quattro step per uscire dalle difficoltà economiche

19 febbraio 2013
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SASSARI. La crisi si combatte anche con uno sportello di consulenza, perché una corretta informazione è la prima difesa contro le difficoltà. È questa l’idea che ha spinto la Confesercenti provinciale a varare un progetto che è stato presentato ieri mattina con una conferenza stampa e che è rivolto a tutti gli iscritti dell’associazione.

Lo Sportello anticrisi della Confesercenti apre i battenti con il dichiarato proposito di «sostenere – ha detto il presidente provinciale Antonio Canu – le imprese con convenzioni e iniziative per aiutare gli imprenditori ad affrontare questo momento di difficoltà». Il primo passo è stato fatto con la convenzione stipulata dalla Confesercenti di Sassari e Gallura con l’Adusbef: L’Associazione in difesa degli utenti dei servizi bancari e finanziari. I dettagli della novità sono stati illustrati dall’avvocato Andrea Sorgentone, responsabile per la Sardegna dell’importante sodalizio. Non è la prima volta che associazioni di commercianti e operatori turistici stipulano accordi con l’Adusbef. A Sassari, però, il patto di alleanza ha caratteristiche operative che potrebbero trasformarlo in uno scudo anticrisi. La sede della Confesercenti, in via Bogino 25, sarà appositamente aperta al pubblico il lunedì dalle ore 9.30 alle 11 «e gli interessati – hanno spiegato ieri i vertici dell’associazione – potranno prendere appuntamento al numero verde 800187798.

La convenzione prevede quattro step: l'iscrizione all’Adusbef al costo simbolico di 1 euro anziché di euro 25 per i non iscritti all'Associazione; la possibilità di effettuare il controllo delle somme da recuperare mediante l'esame degli estratti conto trimestrali al costo omnicomprensivo di euro 12,584 all’anno anziché euro 25,168 per i non iscritti; la possibilità di avere consulenza bancaria senza alcun costo se non implichi particolare studio.

In questa somma rientra il primo colloquio informativo prima della consegna degli estratti conto per le verifiche delle somme da recuperare e quello successivo nel caso in cui l’esercente debba decidere di chiedere un piano di rientro oppure di iniziare una causa per il recupero delle somme. Il quarto punto dell’accordo riguarda un forfait (40 euro in caso di parere orale e di 80 euro in caso di parere scritto, tra i quali rientrano anche le lettere che non siano di semplice diffida) nel caso venga richiesta consulenza che esuli dai casi più classici.

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