La Nuova Sardegna

Sassari

Tula, la panoramica ha un nuovo volto

Tula, la panoramica ha un nuovo volto

L’amministrazione ha ripulito da erbacce e potato le siepi lungo il percorso sino al lago Coghinas

24 luglio 2013
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TULA. Più volte pesca-sportivi, turisti o semplici amanti della natura, da anni appassionati frequentatori delle verdi sponde del lago Coghinas, avevano segnalato le difficoltà affrontate nel percorrere i circa quattro chilometri della strada panoramica

Una strada che partendo dai pressi del ponte che scavalca Riu Tortu lungo la provinciale Tula-Erula e costeggiando le suggestive rive del grande specchio d'acqua, arriva sino allo sbarramento della imponente Diga idroelettrica di Muzzone.

L'amministrazione comunale giorni fa ha accolto l'invito ed ha organizzato un cantiere di lavoro con alcuni operai che per un paio di mesi vi hanno alacremente operato.

L'intervento ha riguardato fondamentalmente la ripulitura dei margini stradali col taglio delle siepi che in diversi punti erano divenute tanto fitte e spinose da impedire il transito. Esso è ora indubbiamente più agevole e sicuro per chi percorre il suggestivo collegamento.

Per mancanza di fondi invece non si è potuto riattare più convenientemente il fondo della carreggiata che comunque si presenta in generale in condizioni accettabili, se si eccettuano gli ultimi cento metri che arrivano proprio al cantiere diga che presentano grossi avvallamenti e buche conseguenti alle piene delle acque dei ruscelli che scendono dai costoni del sovrastante Monte di Sa Sia.

In stato di abbandono e di progressiva, deplorevole decadenza poi continuano a permanere le costose, belle strutture create anni fa dalla ex Comunità Montana Monte Acuto e dal comune di Tula.

In regione Sa Pudda-Sa Pramma-Sa Molinadolza sorsero il suggestivo caseggiato del Centro Velico con il lungo, agile pontile, l’ Hotel della Gioventù e nel vicino compendio de S'Adde un moderno ristorante, tutto immerso nel fitto bosco di Bedd'e puzzones.

Occorre fare di tutto per recuperare tali impianti puntando a sfruttare al meglio lo splendido ambiente, la ricchezza della flora e dell'abbondante presenza delle varie specie di fauna autoctona, ridando loro nuova vita e nel contempo creando nuove prospettive occupazionali per i giovani del luogo.

Lo sfruttamento turistico del luogo, proprio per la sua bellezza e la sua pecularità, è un progetto che deve essere coltivato per mettere a disposizione di quanti amano le zone interne dell’isola un luogo con molte attrattive che hanno solo bisogno di essere valorizzate mettendo a disposizione strutture ricettive adatte a soddisfare ala domanda.

Gerolamo Squintu

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