La Nuova Sardegna

Sassari

Verità inconciliabili allo specchio

Verità inconciliabili allo specchio

Le parti civili e la difesa si preparano ad affrontare i giudici della corte d’appello

24 giugno 2014
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SASSARI. Quando hanno raccontato con quale angoscia i loro assistiti hanno vissuto questa brutta storia di accuse false e di detenzioni ingiuste si sono appassionati e indignati. Ieri mattina gli avvocati di parte civile hanno ascoltato in silenzio e senza fare commenti la sentenza emessa dal tribunale. Nessun trionfalismo. I penalisti Mattia Doneddu, Vittorio Campus, Marco Enrico, Gian Mario Fois e Agostinangelo Marras sanno benissimo che quella di ieri è solo una tappa di una vicenda giudiziaria destinata a proseguire.

Perché gli avvocati Maurizio Serra e Pietro Piras, difensori dell’appuntato Francesco Silanos e del maresciallo Leonardo Riu, presenteranno appello contro il verdetto di primo grado. Del resto, la verità della difesa è sempre stata inconciliabile rispetto a quella dell’accusa. Opposta e speculare. Silanos, sempre presente in aula durante tutto il processo, sostiene di essere stato a sua volta una vittima di Francesco Marongiu. Un investigatore promettente “punito” dal suo informatore perché aveva fatto il suo dovere fino in fondo, facendolo finire dietro le sbarre quando l’aveva colto in fallo.

E questa sarà la verità, una chiave di lettura alternativa con la quale analizza e interpreta tutte le accuse del pentito, che Francesco Silanos porterà al vaglio dei giudici della corte d’appello.

Gli avvocati di parte civile si preparano, consapevoli che comunque vada il processo stanno difendendo gli interessi e le esistenze violate di sette persone innocenti.

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