La Nuova Sardegna

Sassari

scelto il luogo della cerimonia

In piazzale Segni la beatificazione di padre Zirano

SASSARI. Piazza d’Italia, anche se prestigiosa, è una sede troppo piccola per ospitare la grande folla attesa per la solenne cerimonia di beatificazione di padre Francesco Zirano, il frate sassarese...

24 luglio 2014
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SASSARI. Piazza d’Italia, anche se prestigiosa, è una sede troppo piccola per ospitare la grande folla attesa per la solenne cerimonia di beatificazione di padre Francesco Zirano, il frate sassarese martirizzato ad Algeri il 25 gennaio del 1603. Lo hanno stabilito le commissioni preparatorie civili e della curia convocate in episcopio dall’arcivescovo, padre Paolo Atzei, per mettere a punto la macchina organizzativa in vista del 12 ottobre. Erano presenti, oltre monsignor Atzei, il vicario generale monsignor Mario Simula, il sindaco Nicola Sanna, l’assessore comunale alla Mobilità Luca Taras , la dirigente Teresa Soro, Maria Antonietta Gregorio in rappresentanza del prefetto, il capo di Gabinetto della questore Fortunato Marazzita, la vice comandante della polizia municipale Maria Luisa Masala. E ancora, il guardiano del convento di Santa Maria padre Alfio Puxeddu, tre membri della segreteria e il presidente della commissione liturgica monsignor Dino Pittalis.

«Cartina alla mano – spiega chi ha partecipato alla riunione – è stata esaminata prima la superficie di piazza d’Italia, esattamente di un ettaro, e perciò con una capienza massima di seimila persone, di cui metà sedute. Inutile dire che tutti concordavano sul fatto che il salotto buono della città era tale che, se avesse avuto la superficie adeguata per ospitare almeno diecimila/dodicimila persone, tante se ne prevedono il 12 ottobre, non ci sarebbe stata discussione».

La maggioranza dei partecipanti si è orientata su una sede più grande, ma ha dovuto convincere chi invece avrebbe preferito mantenere la scelta di piazza d’Italia, magari utilizzando dotando di maxi schermi la parte alta di via Roma, piazza Castello e via Carlo Alberto. Alla fine è prevalsa la linea di ospitare tutti i fedeli nella stessa sede e la scelta di piazzale Segni è stata quasi obbligata. Con la sua superficie di venticinquemila metri quadri e una capienza doppia rispetto a piazza d’Italia, piazzale Segni offre tutte le garanzie di sicurezza e inoltre, come hanno potuto appurare i partecipanti alla riunione durante un sopralluogo, ha anche tutti gli spazi per ospitare i mezzi di soccorso, i pullmini per i disabili, le auto delle autorità che parteciperanno alla cerimonia e tutti gli altri servizi.

«Finalmente – dicono in Curia – stabilita la sede si può pensare a ogni altro aspetto della organizzazione».

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