La Nuova Sardegna

Sassari

Finisce al Tar la contesa per i chioschi sul mare

di Salvatore Santoni

Platamona, il titolare di un bar impugna il Pul del versante di Sorso del litorale Al secondo pettine ci sono due locali ma il piano prevede una sola concessione

30 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Dopo averlo tanto atteso come indispensabile strumento per il rilancio del litorale, i titolari di una concessione demaniale hanno impugnato davanti al Tar il Pul: il piano di utilizzo dei litorali. È la scelta dei proprietari del “Chicco Bar” che si affaccia nella seconda discesa di Platamona, nel versante di Sorso della spiaggia tanto cara ai sassaresi, affiancato da un’altra struttura simile. Secondo il piano licenziato dal comune della Romangia, in quel punto c’è spazio solo per uno dei locali. Questo significa che da novembre una delle due concessioni dovrebbe sparire. Ora la palla passa al Tar. Nel frattempo, due attività hanno già ottenuto le autorizzazioni necessarie per i punti ristoro nella prima e settima discesa: a breve il via ai lavori.

Il ricorso. Ernestina Simonetta Carta – questo il nome della proprietaria del “Chicco Bar” – si è accorta fin da subito che nel carteggio relativo alla zona del secondo pettine una delle due concessioni era stata stralciata. Sì, ma quale delle due? Secondo la ricorrente, il nuovo strumento urbanistico – approvato a fine 2013 ma in vigore da pochi mesi - è ambiguo perché non si capisce chi fra i due andrebbe a occupare l’unico lotto libero e per questo ritiene di essere danneggiata dal nuovo strumento urbanistico varato dall’amministrazione Morghen.

Lo stralcio. I tecnici del Savi (il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali della Regione) sono di diverso avviso. Fin dal maggio 2013, nello stralciare la seconda concessione prevista nella zona, scrivevano «le concessioni demaniali identificate nelle tavole, che non rientrano tra le concessioni esistenti e sono comunque limitrofe ad altre concessioni, devono essere stralciate dal Piano». Tradotto: in quella zona esiste una sola concessione e non si capisce perché dovremmo autorizzarne due. Argomentazioni riportate nella determina 9890/428 del 7 maggio 2013 del Savi. Oltre a sparire una delle due attività, quella che rimarrà (dopo aver demolito e ricostruito secondo le nuove norme entro novembre) sarà “declassata” da concessione complessa a semplice, passando dai 270 metri quadrati destinati all’area ristorante – concepiti nella prima stesura del piano – ai 40 previsti per la striminzita area bar odierna. L’amministrazione resisterà in giudizio, iassistita dagli avvocati Federico e Giovanni Isetta.

Nuove concessioni. Iniziano ad arrivare i primi timidi tentativi di nuove attività, soprattutto nelle zone che, prima dell’approvazione del Pul erano libere (e in certi casi private) e quindi non soggette ad andare a gara come invece accadrà per le aree pubbliche. Infatti, il Suap di Sorso (Sportello per le attività produttive) ha ricevuto e licenziato due nuove pratiche relative ad altrettante iniziative imprenditoriali lungo il litorale. La prima in ordine di tempo è quella relativa alla costruzione di un chiosco bar e bagni a Platamona, a pochi metri dalla Rotonda, dove il piano prevede che in futuro possano sorgere alcune concessioni con servizi alla balneazione (ombrelloni, lettini, etc.).

La seconda, è quella relativa a una fra le concessioni più ampie di tutto il litorale, prevista all’interno ai bordi del parcheggio della discesa a mare numero 7. Si tratta di un terreno privato che, come tale, permetterà alla società che investe di non dover rimuovere la struttura alla fine di ogni stagione. Rimozione periodica che, invece, è prevista per i chioschi che si trovano sull’arenile.

Primo piano
Chiesa

Parla don Fernando Cornet, accusato di scisma dal papa: «Il mio futuro? Nulla è sicuro»

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative