La Nuova Sardegna

Sassari

Torna la luce sulla pista ciclabile

di Gavino Masia
Torna la luce sulla pista ciclabile

Ripristinata l’illuminazione pubblica dopo il furto dei cavi e il danneggiamento delle lampade

31 agosto 2014
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PORTO TORRES. Da qualche giorno i frequentatori di pista ciclabile e della pineta di Balai lontano hanno gradito la riaccensione dell’impianto di illuminazione dei parcheggi prospicienti la chiesetta e di parti del percorso ciclopedonale. Questo è stato possibile grazie all’intervento della società che gestisce un lotto dell’illuminazione cittadina, la Cofely, che, senza necessità di ulteriori risorse pubbliche, ha eseguito un intervento razionale ed economico recuperando ciò che era possibile recuperare dei collegamenti ancora presenti nella linea elettrica di tutto il litorale di Balai. L’impianto di illuminazione della pista ciclabile era stato reso inefficiente dopo il furto dei cavi elettrici e la distruzione, da parte dei soliti vandali, dei corpi luminanti: una parte di quella rete elettrica si è comunque rivelata riutilizzabile e questa ha consentito di riaccendere diversi tratti della pista, la chiesetta di Balai e i parcheggi utilizzati da chi va a correre o passeggiare in pineta.

«Resta inteso che questi interventi sono solo una piccola parte di ciò che occorre per colmare le numerose deficienze dell’impianto della pubblica amministrazione in città – ricorda l’assessore alle Manutenzioni Gavino Gaspa –, perché sono numerose le zone che necessitano di lavori di ripristino ai corpi illuminanti, o addirittura di rifacimento di tutto l’impianto che ha subito danni per inciviltà, furti di cavi elettrici e quant’altro».

In questi giorni l’ufficio sta lavorando a una stima delle risorse che occorrono per ridare luce alle zone e strutture pubbliche che hanno subito furti di rame e danni maggiori: «Per la pista ciclabile occorrono 65mila euro, per il parco Chico Mendes 37mila euro e per il tratto di strada che va dal vecchio mattatoio comunale al campo nomadi occorrono circa 22mila euro – aggiunge Gaspa–. E vanno aggiunti i punti luce mancanti in città, compresi quelli spariti per la ristrutturazione di facciate o realizzazione di nuove strade».

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