La Nuova Sardegna

Sassari

Francesco, un canto di solidarietà

Francesco, un canto di solidarietà

Il recital del tenore turritano ha consentito di raccogliere fondi per la Caritas

21 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Il recital del tenore portotorrese Francesco Demuro ha permesso alle Caritas diocesane di San Gavino e dello Spirito Santo di raccogliere circa 2500 euro da utilizzare per l’acquisto di beni di prima necessità a favore delle famiglie indigenti. Lo splendido concerto nella Basilica di San Gavino (il tenore è stato accompagnato al pianoforte dal maestro Roberto Piana), ha regalato sia emozioni al numeroso pubblico presente nella millenaria chiesa romanica, sia quella solidarietà verso la popolazione che l’artista ha sottolineato nei giorni che precedevano l’evento del 6 settembre. Ora si è svolta una riunione con le associazioni di volontariato, con l’assessore ai Servizi sociali Piera Casula, per decidere l’utilizzo dei fondi raccolti: si è scelto di acquistare beni di prima necessità, viveri, bombole del gas e altre cose indispensabili per far fronte al servizio con cui le Caritas combattono giorno dopo giorno le situazioni di autentica emergenza. «Quello di Francesco Demuro non è solamente uno straordinario regalo culturale a Porto Torres – sottolinea l’assessore allo Spettacolo Costantino Ligas –, ma un avvenimento che si è perfettamente coniugato con la solidarietà: anche da questo aspetto si evince il grande cuore di un talento turritano che sta riscuotendo un enorme successo internazionale e che ha donato alla cittadinanza momenti di forte emozione. A Francesco e a tutta la sua famiglia va il ringraziamento dell’amministrazione comunale per la sensibilità e l’attenzione mostrata verso Porto Torres e i concittadini». Dalla bacheca di Facebook anche Francesco Demuro ha voluto dedicare un pensiero: «Una serata speciale in un contesto così suggestivo, tanto familiare, con un significato profondo. Sono cresciuto ai piedi della Basilica, ho vissuto la mia fanciullezza, ho intonato i miei primi canti, mi sono sposato e ho battezzato le mie figlie. Sarebbe riduttivo dirvi a parole le sensazioni provate, nessun palcoscenico al mondo mi ha fatto sentire tanta emozione». (g.m.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative