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Rinegoziare i mutui L’obiettivo del Comune

OSSI. Mentre infuria la tempesta di mozioni, interpellanze e interrogazioni scatenata dall’opposizione ora, fatto insolito, è la maggioranza a presentare una propria mozione. Lo fa su un tema ancora...

17 novembre 2014
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OSSI. Mentre infuria la tempesta di mozioni, interpellanze e interrogazioni scatenata dall’opposizione ora, fatto insolito, è la maggioranza a presentare una propria mozione. Lo fa su un tema ancora caldo, dopo le recenti polemiche, come quello dei tagli previsti dalla legge di stabilità e, soprattutto, quello delle tasse comunali oggetto di aumenti abbastanza consistenti. L’occasione viene offerta da una circolare della Cassa Depositi e Prestiti che consente la rinegoziazione dei prestiti ordinari. Ad occuparsene sarà il prossimo consiglio comunale convocato per mercoledì 19 alle 18 al Palazzo Baronale con due soli punti all’ordine del giorno, tutti e due sullo stesso tema: “Rinegoziazione dei prestiti ordinari dalla Cassa DDPP – circolare n. 1281 del 7 novembre 2014” e “Mozione dei consiglieri Lubinu, Cau, Cossu, A. Canu, Demontis, Fadda, Pala, Pinna, Zinellu sulla destinazione delle economie derivanti dalla rinegoziazione dei mutui alla compensazione dei tagli e alla riduzione delle tasse comunali”. La rinegoziazione, si legge nel documento, consentirà un risparmio annuo pari ad euro 162 mila e 600. C’è da considerare che «un’ulteriore riduzione dei trasferimenti - si osserva - porterebbe il Comune in una situazione quasi al limite della paralisi, in quanto i trasferimenti statali si sono già ridotti da 1,2 milioni di euro circa a poco più di 300 mila euro».

Con la mozione sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza, sindaco in testa, si intende impegnare il Consiglio «ad utilizzare le economie derivanti dalla rinegoziazione dei mutui in via principale per la compensazione dei tagli sul bilancio 2015 e per la riduzione delle tasse comunali».

A spiegare i termini dell’operazioni è il sindaco Pasquale Lubinu, che è anche titolare delle deleghe a bilancio finanze e tributi. L’intento, dice, è quello di rinegoziare parte dei 32 mutui che il Comune ha in ammortamento al fine di «ridurre l’incidenza degli oneri finanziari senza aumentare l’indebitamento. Spiegato in parole semplici – è l’esempio di Lubinu – è come se una famiglia che ha un mutuo con una rata mensile di 700 euro e, per la crisi, non riesce più ad arrivare a fine mese chiede alla banca di ridurre la rata a 500 euro allungando la scadenza».

Pietro Simula

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