La Nuova Sardegna

Sassari

Cm contro la Asl per il servizio veterinario

Cm contro la Asl per il servizio veterinario

Il presidente della Comunità Montana di Bono: «Spetta all’azienda ristrutturare l’immobile»

04 dicembre 2014
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BONO. «Una ricostruzione dei fatti totalmente priva di fondamento». Con queste parole il presidente della Comunità Montana Goceano Francesco Fois, sindaco di Bultei, “bolla” la nota dell’Asl che su queste pagine aveva imputato le colpe della mancata apertura della nuova sede del servizio veterinario e igiene pubblica a Bono a una serie di «inadempienze» della stessa Cm. La risposta dell’Asl era seguita alla polemica sollevata dalle proteste del sindaco di Bono Michela Sau e del consigliere regionale Gaetano Ledda contro il paventato trasferimento del servizio a Bottidda in attesa dell’apertura della sede in locali della Cm dopo la verifica di inagibilità di quelli attuali. L’Asl per contro aveva dichiarato che «si attende dal 2009 di poter utilizzare i locali del poliambulatorio ex Gal, vuoti, e che di fatto sarebbero già di proprietà della Asl. Diritto, questo, che la Cm si rifiuta di riconoscere aggrappandosi a un cavillo amministrativo». Questa accusa non piace al presidente Fois, che ribalta le critiche partendo proprio dal fatto che è l’azienda stessa a dire che «i locali di fatto sarebbero già di proprietà della Asl» e chiarendo che la Comunità Montana è quindi più che disponibile a cedere i locali, anzi lo ha già fatto, dice Fois, «tramite accordi che prevedevano, tra l’altro, l’impegno dell’Asl di progettare e curare le modifiche necessarie all’immobile e, cosa di primaria importanza chiarire le problematiche inerenti la proprietà del piano terra con rettifica da parte dell’Asl dei documenti catastali attribuiti erroneamente a se stessa». Il chiarimento è contenuto anche in una lettera che Fois racconta di avere inviato il 21 novembre «al direttore generale dell’Asl 1, unico titolato a firmare convenzioni o a contrarre impegni con enti esterni. Da essa - dice il presidente - si può ben dedurre da che parte stanno l’inerzia e l’inaffidabilità. Ribadiamo quindi come Comunità Montana la disponibilità a mantenere gli impegni presi informalmente con gli emissari Asl l’anno scorso a Bono e da loro mai più sollecitati in attivazione. Il nostro obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze del Goceano e del personale operante e di garantire la concordia tra i paesi facenti parte della Comunità Montana». Cosa che l’Asl non ha fatto, secondo il presidente della Cm Fois, che accusa l’azienda di aver cercato «scorciatoie divisive tra i paesi comunitari» proponendo di spostare il servizio a Bottidda. «Gli accordi con la Cm ci sono - conclude Fois - ma è chiaro che il loro il recepimento deve avere luogo senza oneri per l’ente e applicando integralmente quanto convenuto tra le parti». (b.m.)

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