La Nuova Sardegna

Sassari

Darsena, primi rilievi per preparare la bonifica del sito

di Gavino Masia

Il piano di interventi prevede la spesa di 7,8 milioni di euro L’area contaminata è stata interdetta quattro anni fa

24 dicembre 2014
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PORTO TORRES. La Syndial ha avviato da alcuni giorni le indagini di attività ambientale, previste nel Piano d’azione presentato il 3 aprile, sulla Darsena servizi del porto industriale. L’inizio lavori è cominciato due mesi dopo l’ordinanza sindacale che imponeva alla società dell’Eni di effettuare tutte le attività indispensabili per ridurre i rischi sanitari nell’area in cui fu riscontrato inquinamento da benzene, e che quattro anni fa Scarpa chiuse al transito e alla sosta dopo gli accertamenti degli enti ambientali. Da quel momento in poi cominciarono i primi problemi per alcune aziende che avevano fatto investimenti importanti proprio in quell’area, costretti ad emigrare verso altre zone in attesa dei futuri interventi ambientali. Il piano prevede interventi per 7,8 milioni di euro, condiviso da tutti gli organi pubblici di controllo, e finalmente per operatori portuali e cittadini l’eliminazione del benzene dalla darsena servizi del porto industriale potrebbe diventare presto realtà. La Syndial, dopo aver recintato l’area, ha comunicato il crono programma delle opere da eseguire al Comune, all’Arpas, all’Autorità portuale e alla Capitaneria di porto. La fase iniziale prevede attività di indagine, monitoraggio e rimozione di linee inattive, tutte contenute nel Piano d’Azione della Darsena servizi. L’opera ricopre un’importanza straordinaria sotto il profilo sanitario e ambientale, ed è tra quelle più attese dalla collettività, costretta da un trentennio a convivere con presenze di benzene in misura di gran lunga superiore ai limiti consentiti dalla legge. L’iter amministrativo che ha portato ad emettere l’ordinanza sindacale è stato anche travagliato, per via della complessità della materia e delle prescrizioni imposte ai progetti di bonifica predisposti da Syndial, da parte dell’Arpas e dai tecnici degli assessorati all’ambiente di Provincia e Regione. Oggi però qualcosa si muove, ed è un’imbarcazione iscritta al compartimento marittimo di Porto Torres che sta eseguendo i rilievi marittimi e dei fondali: si tratta di interventi propedeutici alla realizzazione del progetto di messa in sicurezza e prime azioni di bonifica del sito. «A breve si terrà un incontro con i responsabili di Syndial per fare il punto della situazione e capire la tempistica complessiva della ultimazione dei lavori – assicura l’assessore all’Ambiente Gavino Gaspa –, e auspichiamo con forza che siano eseguiti con l’impiego di società e maestranze locali, visto che questa città e questo territorio pagano più di altri i costi ambientali e sanitari della presenza e dell’abbandono di un sistema industriale». Nel progetto si prevede di effettuare un’indagine geofisica al fine di acquisire informazioni dettagliate sulla morfologia e sulla tipologia del fondale marino della Darsena, propedeutiche alla realizzazione dell’intervento di impermeabilizzazione definitiva del fondale. Saranno eseguiti pure dei rilievi sismici, per investigare la struttura degli strati superficiali del sottosuolo marino, per determinare l’eventuale presenza di oggetti e di strutture sepolte e anche l’estensione in profondità di un oggetto parzialmente sepolto.

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