Richieste in Regione per estrarre caolino dalle colline di Ossi
Sono state avviate le procedure per ottenere i permessi La miniera potrebbe estendersi in zone archeologiche
OSSI. La miniera di sabbie silicee, già da qualche decennio attiva a Sas Renas con la concessione denominata “Monte Mamas”, potrebbe estendersi ulteriormente. Due istanze per l’ottenimento di un permesso di ricerca per feldspato e caolino sono state avanzate dalla Maffei Sarda Silicati all’assessorato all’Industria e al Servizio attività estrattive e recupero ambientale della Regione: uno denominato “Nuraghe Corte e Lottene”, in agro di Ossi e Cargeghe, l’altro denominato “Calchinadas”, in agro di Ossi e Florinas. L’assessorato all’Industria ha già provveduto a inviare agli enti competenti una richiesta di pareri e una dichiarazione dell’esistenza di vincoli. In particolare: i Comuni interessati dovranno esprimersi entro sessanta giorni dal ricevimento dell’istanza esclusivamente in conformità della pianificazione urbanistica esistente o, in assenza di questa, previa delibera del consiglio comunale assunta a maggioranza. I Comuni dovranno anche, scaduti i quindici giorni di pubblicazione all’albo pretorio, restituire il referto di avvenuta pubblicazione con l’indicazione di eventuali opposizioni. Inoltre l’assessorato agli Enti locali- Servizio tutela Paesaggistica, l’assessorato all’Ambiente– Ispettorato Ripartimentale e la Soprintendenza Archeologica dovranno produrre una dichiarazione di esistenza o meno di vincoli di competenza nell’area interessata dagli interventi previsti dal programma dei lavori. A tal fine la società richiedente dovrà inoltrare ulteriori elaborati eventualmente richiesti e verificare con il Servizio Savi la necessità di attivare le opportune procedure in materia di Via, possibili in caso di modifiche progettuali o di rinnovo di concessione. L’area interessata dalla richiesta di permesso denominato “Nuraghe Corte e Lottene”, a circa un chilometro da Cargeghe e circa tre da Ossi è costituita da una fascia collinare in località “Ena ’e Muros” ed è caratterizzata da un rilievo che raggiunge la quota massima di 525 metri in corrispondenza del nuraghe Formingiosu. L’area del permesso denominato “Calchinadas”, a circa 4,5 chilometri dall’abitato di Florinas e circa dieci da Ossi, è costituita da una vallata delimitata dal rilievo di “Su Montigheddu” e una dorsale nella parte bassa che degrada in corrispondenza del nuraghe “Idale”. Le sabbie che focalizzano l’interesse delle esplorazioni minerarie, spiega la relazione allegata all’istanza, si trovano generalmente al di sotto degli strati compatti di calcare e rappresentano un deposito di notevole estensione e potenza. Il programma dei lavori parte dallo scopo di definire in modo particolare la tipologia dei depositi sabbiosi mediante un rilievo geologico e una campagna di sondaggi meccanici (dieci per ciascuna area) con profondità massima di 30 metri e un diametro non superiore a 200 mm. Prevede inoltre la definizione delle caratteristiche chimico-mineralogiche del minerale al fine di verificare la possibilità di impiego nell’industria ceramica e del vetro. Durante l’esecuzione dei sondaggi, spiega ancora la relazione,verranno prelevati campioni a ogni metro per l’effettuazione di analisi chimiche e prove tecnologiche, riuniti poi in un unico campione rappresentativo del singolo sondaggio. Successivamente verranno inviati al laboratorio centrale della Gruppo Minerali S.p.A. a Masserano dove verranno analizzate le caratteristiche fisiche, chimiche e mineralogiche. I campioni prelevati saranno sottoposti a prove di trattamento a scala di laboratorio che avranno lo scopo di definire il processo di valorizzazione idoneo a identificare i settori dell’industria ceramica a cui il materiale potrà essere destinato.