I fedales del ’64 investono in iniziative benefiche
BONORVA. Non è facile nei giorni nostri trovare tanti Comitati delle feste che si ricordano, terminati i riti e le baldorie, di far parte integrante di una comunità che partecipa, o dovrebbe...
BONORVA. Non è facile nei giorni nostri trovare tanti Comitati delle feste che si ricordano, terminati i riti e le baldorie, di far parte integrante di una comunità che partecipa, o dovrebbe partecipare, concretamente non solo alle lunghe maratone festaiole ma si ricorda anche delle numerose problematiche sociali legate proprio al vivere comune.
È quanto ha realizzato e attuato tangibilmente il Comitato Santa Maria Bambina 2014, composto dai fedales del 1964. Con un’iniziativa di altro valore sociale e umano il gruppo ha deciso di donare a vari enti la somma rimasta dei soldi ricavati da varie iniziative sociali e culturali e dalle offerte dei cittadini. Ottomilacento euro, al netto da quanto speso per organizzare la festa in onore di Santa Maria Bambina, patrona del paese.
All’associazione per la ricerca sul cancro è stato offerto un contributo di Mille euro, alla S.a.s.m. Sardegna sclerosi multipla, con sede in Via Rockefeller, sono stati donati trecento euro per le iniziative a favore dei malati, alla Fism, la fondazione Italiana sclerosi multipla è stato assegnato un contributo di trecento euro per la ricerca, Ulteriori trecento euro, sempre come contributo per la ricerca, sono stati destinati alla A.i.s.l.a. Associazione italiana sclerosi multipla laterale amiotrofica. Un’importante quota delle somme recuperate, (Seimiladuecento euro), sono servite per la ristrutturazione completa del saloncino parrocchiale della chiesa di Santa Maria Bambina che da tempo era diventato praticamente inutilizzabile, ed inutilizzato, ed ora è pronto ad accogliere in sicurezza i bambini dell’oratorio e le iniziative di carattere sociale e religioso che da sempre l’hanno animato. Quest’ultima iniziativa pone un concreto riparo a una situazione che, anche per la difficoltà di trovare i fondi necessari, si protraeva ormai da troppo tempo e potrebbe suggerire ai prossimi comitati l’idea,con una spesa piuttosto limitata, di un eventuale (e necessario) intervento di riassestamento del tetto della parrocchiale che, attualmente presenta numerose tegole rotte o fuori posto, con conseguente infiltrazioni d’acqua piovana che potrebbero causare anche seri danni alle volte dell’imponente e mirabile struttura secentesca.
Emidio Muroni