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La consulta dei giovani nasce dalla “community”

La consulta dei giovani nasce dalla “community”

ALGHERO. C’è un grande spazio virtuale dove nascono i sogni e le speranze dei ragazzi di Alghero. È una “community” di 956 giovani e giovanissimi, è nata su facebook quasi per gioco, certamente non...

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ALGHERO. C’è un grande spazio virtuale dove nascono i sogni e le speranze dei ragazzi di Alghero. È una “community” di 956 giovani e giovanissimi, è nata su facebook quasi per gioco, certamente non per caso, e ora è diventata l’assemblea e la piattaforma programmatica della Consulta dei giovani, organismo la cui esistenza sarà ratificata a breve dal consiglio comunale. La consulta giovanile di Alghero è realtà, ha un suo statuto e un comitato promotore. Ma soprattutto, discute on line già da un anno di idee, progetti, eventi, gestione degli spazi e di tante altre cose che riguardano il presente e il futuro della città. Cose che dovrebbero interessare più loro che altri, insomma, ma riguardo alle quali nessuno chiede mai il loro parere. Da oggi non potrà essere più così. La loro intraprendenza, la loro vitalità e la loro voglia di essere protagonisti nei processi di cambiamento che dovranno prima o poi interessare la Riviera del corallo ha emozionato ed entusiasmato il sindaco di Alghero, Mario Bruno, che dopo averli incontrati li ha spinti a superare la semplice forma della comunità che dialoga e si incontra solo virtualmente per diventare qualcosa di più, per mettere becco ogni volta che il consiglio comunale, o altri attori economici e sociali, parlano di Alghero e declinano i loro pensieri al futuro. Che è il tempo che gli appartiene. «Il nostro Statuto ha già superato l’esame delle commissioni consiliari competenti in tema di Regolamenti e Cultura, ora manca il passaggio in aula», spiegano i rappresentanti del comitato promotore, che hanno guidato il percorso di trasformazione attraverso cui la “carica dei 956” di facebook sta per avere una sua legittimazione istituzionale. Si tratta di Luca Balzani, Antonio Sotgiu e Alessandro Cocco, 21 anni il primo e 22 anni gli altri due, tutti e tre studenti di Economia, Gioele Cocco e Fabrizio Costanzo, anche loro 22enni, che studiano rispettivamente Chimica e Scienze dell’educazione. Del comitato fanno parte anche Giusi Sanna, 22 anni, anche lei studentessa di Scienze della comunicazione, Nuria Favata, 19 anni, che frequenta il liceo artistico di Alghero, e Mirko Tilloca, pizzaiolo ventiquattrenne. «Ci siamo riuniti su facebook per cercare di fare qualcosa per la città, all’inizio si parlava solo di eventi e di feste, poi abbiamo chiesto al sindaco di incontrarci e da lì il ragionamento si è allargato», spiegano. La speranza è di tenere viva la comunità dei 956 che hanno iniziato questo percorso su facebook, magari includendo anche altri. «Il gruppo c’è sempre e deve rimanere la base – spiegano i ragazzi – anche il fatto che nasciamo senza un presidente o un direttivo deriva proprio dal fatto che vorremmo deciderlo tutti insieme, quando anche gli altri avranno aderito alla consulta». Il futuro di Alghero non è più solo virtuale. (gms)

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