La Nuova Sardegna

Sassari

Cimitero di Sassari, rottura tra Comune e Ati

di Giovanni Bua
Cimitero di Sassari, rottura tra Comune e Ati

Di nuovo tensione alle stelle sui pagamenti arretrati. A rischio la consegna di 600 loculi e la tenuta del project

24 aprile 2016
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SASSARI. Tensione di nuovo alle stelle tra l’amministrazione comunale e l’Ati concessionaria dell’appalto in project financing del cimitero, guidata dalla ditta Sacramanti. A far saltare il complesso tavolo delle trattative pare che siano i problemi relativi alla liquidazione degli arretrati sulle tumulazioni, che Sacramanti chiede dal 2009, e sul pagamento della progettazione del riassetto fognario dell’area. Partite sulle quali, fino a qualche giorno fa, l’accordo sembrava fatto.

In una riunione di fine marzo infatti, alle presenza del direttore generale del Comune Maurizio Caristia, dei dirigenti dei settori interessati e dell’assessore ai Lavori Pubblici Ottavio Sanna, oltre che di Roberto Sacramanti e del suo avvocato, pare si fosse convenuto di liquidare gli arretrati delle tumulazioni, dal 2009 al 2015, alla vecchia tariffa di 80 euro (la nuova è di 180 euro più iva), per un totale di 250mila euro circa, rispetto ai 750mila richiesti da Sacramanti. E di calcolare i costi del riassetto idrofognario della zona, si cui è in corso un contenzioso, in 1 milione e 100mila euro. In cambio l’Ati si impegnava a consegnare i 600 loculi praticamente completati entro 60 giorni.

All’incontro non è seguita però nessuna comunicazione ufficiale, e l’Ati lamenta ad oggi che nulla sia stato liquidato da parte del Comune. E per questo motivo non avrebbe ripreso i lavori ai loculi, dei quali dunque inevitabilmente slitterà la data di consegna.

La situazione è estremamente delicata. Il Comune infatti ha prorogato fino a maggio all’Altair l’assegnazione del servizio di tumulazione, nel quale la ditta di Villadossola è subentrta alla Sacramanti dopo il clamoroso blocco del servizio di fine febbraio (la stessa ditta ha in carico la cremazione, con il forno crematorio ancora bloccato per problemi burocratici), ma i loculi iniziano a scarseggiare e, senza la consegna del nuovo lotto, finiranno presto.

Altro problema è quello del deteriorarsi dei rapporti tra Sacramanti e l’amministazione, con mesi di vertenza durissima che stanno esacerbando gli animi da una parte e dall’altra e posizioni che sembrano sempre più distanti che e potrebbero portare alla rottura.

Una rottura che potrebbe finire per convenire alla Sacramanti, se riuscisse a spuntare una penale e il pagamento dei lavori già eseguiti, ma sicuramente non farebbe piacere nè alle ditte locali impegnate nell’Ati nè all’amministrazione cittadina.

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