Ferita durante un tentativo di rapina
Donna aggredita alle spalle mentre cammina per strada all’Emiciclo Garibaldi. É riuscita a scappare e a dare l’allarme
SASSARI. Aggredita alle spalle, strattonata e picchiata, gettata a terra e colpita ancora. Brutta avventura ieri mattina, intorno alle 8, per una donna di 47 anni, che è riuscita a resistere a un tentativo di rapina. Prima di scappare e chiedere aiuto dentro un bar, la vittima è riuscita appena a vedere l’aggressore che si allontanava. Soccorsa dagli operatori del 118, la donna è stata medicata in ospedale: le sono state riscontrate escoriazioni e contusioni alle ginocchia e a alla spalla. Oltre a un comprensibile stato di shock.
Il grave episodio si è verificato ieri mattina all’Emiciclo Garibaldi, la donna stava camminando veloce per recarsi al lavoro nell’ufficio dove fa l’impiegata. A un certo punto ha sentito dei passi avvicinarsi, non ha fatto neppure in tempo a voltarsi: un uomo l’ha aggredita alle spalle, ha cercato ripetutamente di strapparle la borsa. La resistenza della donna ha scatenato la violenza del rapinatore - che aveva il cappuccio della felpa in testa e il volto parzialmente coperto - che si è accanito contro di lei. L’ha spintonata con forza, gettata a terra e colpita più volte nel tentativo di farle mollare la presa, quindi l’ha trascinata per qualche metro.
Le urla disperate dell’impiegata hanno convinto l’uomo a desistere e a scappare via. La donna, sanguinante e scossa per l’accaduto, ha raggiunto un bar dell’Emiciclo Garibaldi dove ha potuto chiedere aiuto.
Quando gli avventori del locale si sono affacciati per cercare di individuare l’aggressore, il rapinatore era già scappato via.
Una chiamata al 113 ha fatto scattare l’allarme e una pattuglia della polizia che si trovava in zona è arrivata rapidamente sul posto.
Gli agenti hanno raccolto le prime informazioni e anche la descrizione dell’aggressore. Così, mentre la donna ferita è stata soccorsa e accompagnata in ospedale per le prime cure, sono cominciate le ricerche del rapinatore che, però, non hanno dato esito immediato.
Nella tarda mattinata l’impiegata ferita ha potuto lasciare l’ospedale, i medici le hanno assegnato una decina di giorni di cure. Poco dopo ha raggiunto gli uffici della questura dove ha raccontato nei dettagli l’accaduto agli investigatori.
«Non l’avevo mai visto – ha detto ancora scossa per l’accaduto – non lo conoscevo. Non ho fatto neppure in tempo a vederlo bene, mi ha aggredita con violenza alle spalle».
L’ipotesi della polizia sembra essere quella di una rapina non riuscita grazie soprattutto alla reazione coraggiosa da parte della donna. Fisico minuto, l’impiegata è riuscita a resistere nonostante l’azione violenta da parte del suo aggressore.
Gli investigatori della squadra mobile stanno valutando le immagini di alcune telecamere della zona dell’Emiciclo Garibaldi: non è improbabile, infatti, che il passaggio del rapinatore possa essere stato immortalato dagli strumenti elettronici presenti in quell’area.
Sembra escluso che l’aggressore potesse avere un complice.