La Nuova Sardegna

Sassari

l’iniziativa

Gli alunni di Monte Rosello fanno festa in Pediatria

Gli alunni di Monte Rosello fanno festa in Pediatria

SASSARI. In occasione della fine dell’anno scolastico gli insegnanti della "scuola in ospedale", che operano a Sassari nell’azienda ospedaliero universitaria già da dodici anni nei reparti di...

10 giugno 2016
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SASSARI. In occasione della fine dell’anno scolastico gli insegnanti della "scuola in ospedale", che operano a Sassari nell’azienda ospedaliero universitaria già da dodici anni nei reparti di Pediatria, Pediatria-Infettivi, Neuropsichiatria in Neuropschiatria Infantile ed Ortopedia con i tre ordini di istruzione: infanzia, primaria e secondaria di primo grado, hanno realizzato un evento musicale nel reparto di Pediatria.

Infatti, grazie alla disponibilità e all’autorizzazione della Direzione Generale Aou di Sassari, unita al consenso, al sostegno ed alla fiducia dei direttori dei reparti di Pediatria, Roberto Antonucci e di Neuropschiatria Infantile Stefano Sotgiu, e grazie al supporto della 4 a della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Monte Rosello Alto, diciannove bambini guidati dai loro insegnanti hanno rappresentato in musica, storie, brani musicali classici e non e altre particolari coreografie portando un po’ di allegrie all’interno della struttura ospedaliera.

La manifestazione si è proposta come elemento di normalizzazione della vita dei bambini ricoverati centralizzando le proprie iniziative in spazi in cui giocare, costruire, manipolare, inventare, scoprire, studiare.

I bambini, attraverso il linguaggio globale della musica, della mimica e della incisività teatrale, hanno trasmesso sollecitazioni emozionali espressivamente potenti e fortemente aggreganti suscitando in tutti i presenti attimi di spensieratezza e soddisfazione. Insomma, sono riusciti a far emergere fortemente il senso di solidarietà arricchendo se stessi e migliorando le relazioni interpersonali e di comprensione verso chi è proiettato nel disagio e nella sofferenza.

Una vera e propria medicina, per i piccoli malati, che per qualche ora si sono potuti staccare mentalmente dalla loro non facile condizione e vivere un momento di spensieratezza, e anche per gli stessi medici, oltre che per i 19 studenti, che hanno visto quanto si può essere utili e incisivi. Insomma un’iniziativa encomiabile sotto tutti i punti di vista.

Giulio Favini

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