PARLIAMONE: Evviva la fine delle ferie degli altri
La città riapre i battenti e tira su le saracinesche dopo quindici giorni senza servizi. Ma è così difficile organizzare i turni?
Bentornati, non potete immaginare quanto ci siete mancati. Bentornati da parte di chi non vedeva l’ora che finissero le vostre ferie per sentire un po’ di vita nel palazzo, per vedere un po’ di movimento nelle strade. Voi eravate in vacanza e per chi è rimasto in città è stato un po’ come sbarcare su un’isola deserta. Altro che “partire è un po’ morire”. Restare ad agosto, questo è il problema.
In effetti la città dopo i Candelieri è tutta un’altra cosa: migliore perché svuotata della gente che la abita svela i suoi angoli nascosti, peggiore perché i suoi angoli deserti sono anche privi di servizi. Il fatto è che, non si sa per quale motivo, ad agosto chi ha scelto un mestiere a contatto con il pubblico si comporta come se il mondo girasse intorno alle sue vacanze e se ne infischia di chi resta e dei suoi problemi. Così ad agosto se ne vanno, tutti insieme, qualche volta senza neppure mettere un cartello di arrivederci.
I commercianti, per esempio, si lamentano tutto l’anno dei grandi centri commerciali che hanno fagocitato il loro giro d’affari, però se fai un giro in centro storico ad agosto ti sembra di vivere in una città di sfollati dove tu sei l’unico rimasto. Aperti solo i negozi dei grandi brand, oasi di aria condizionata in mezzo al deserto. Ma per il resto un disastro, solo per chi è rimasto in città ovviamente. Non è questione di shopping, che per farlo basta andare in un centro commerciale per farsi una nuotata controcorrente in mezzo alla folla arginata dalle vetrine dei saldi estivi. È tutto il resto che manca ad agosto, soprattutto in questo agosto che il 15 cadeva di lunedì quindi l’esodo è cominciato il 13. Anche per quei commercianti che dovendo fischiare il sindaco si sono trattenuti per la Faradda ma hanno chiuso il giorno prima, forse per fare esercizi di respirazione. Dal 13 agosto al 29 sono sedici giorni che non sono molti se uno li trascorre sotto l’ombrellone ma possono essere tantissimi se devi cambiare la batteria dell’auto, per dirne una.
Eppure si sa che la vita continua, la gente continua a nutrirsi, a curarsi nel corpo e nell’aspetto, a rompere le cose. Hai bisogno urgente di un pezzo di ricambio? Può capitare anche ad agosto ma a Sassari, a parte qualche eccezione, la settimana di Ferragosto e quella successiva è una impresa impossibile trovare qualsiasi cosa se non hai l’automobile per raggiungere gli odiati (dai commercianti vacanzieri) centri commerciali. Ti ritrovi a girare per le strade del centro e a provare quella lieve sindrome depressiva da saracinesca calata. Altrove organizzano i turni e affiggono fuori dalla porta un numero con i nomi e i recapiti dei colleghi reperibili, ma qui da noi no. Qui non usa, qui ognuno pensa per sé ma se ne vanno tutti insieme.
Bentornati parrucchieri, per esempio. Lo sapete che donne di tutte le età vagano con la ricrescita e il taglio sfatto che non sembrano tornate dalle ferie ma da un naufragio? I pochi che sono rimasti aperti hanno lavorato moltissimo ma non hanno potuto accontentare tutte. Le più intrepide hanno fatto da sole, e si vedono i risultati.
Bentornati dentisti, che sapete cosa è il mal di denti e anche che non concede deroghe agostane ma (sempre a parte le debite e rarissime eccezioni) il 1 agosto chiudete i vostri ambulatori e partite per lidi lontani. Caschi il mondo, sempre ad agosto. Per tutto agosto, voi che potete permettervelo.
Bentornati anche a voi, pizzaioli al taglio delle sere senza cena pronta. Lo sapete che centinaia di persone hanno composto il vostro numero fino a farvi arroventare il telefono? Abbiamo studiato freneticamente l’elenco del telefono e imparato tutti i nomi improbabili delle vostre pizzerie, siamo preparatissimi. Ma niente, sembrava di telefonare a una navicella spaziale dispersa nel cosmo.
Bentornati, meccanici, carrozzieri, gommisti, manutentori delle nostre auto che se ne fregano altamente se voi siete in ferie e si rompono lo stesso. Anzi, sembra che lo facciano apposta a fermarsi proprio quando voi siete in ferie. Bentornati ma sappiate che se vi fischiavano le orecchie mentre eravate in vacanza non stavano parlando bene di voi.
Insomma, bentornati a tutti e la prossima estate fate come fanno ovunque: ad aprile riunitevi nelle sedi delle vostre associazioni di categoria e organizzate i turni delle ferie partendo da luglio. L’estate è lunga ma agosto senza di voi può essere infinito.
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