La Nuova Sardegna

Sassari

Due scuole donano viveri alle parrocchie

Due scuole donano viveri alle parrocchie

SASSARI. Natale all’insegna della gioia, della solidarietà e della grande partecipazione a tutte le manifestazioni organizzate dalla direzione didattica numero 8. La serie di eventi era stata aperta...

29 dicembre 2016
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SASSARI. Natale all’insegna della gioia, della solidarietà e della grande partecipazione a tutte le manifestazioni organizzate dalla direzione didattica numero 8. La serie di eventi era stata aperta con gli open day delle scuole, che hanno fatto registrare grande afflusso di presenze; ed è proseguita con i concerti di Natale aperti al territorio sia nel quartiere San Paolo sia nel quartiere Rizzeddu Monserrato dove sono le scuole.

Il 17 dicembre l’oratorio della chiesa di San Paolo era gremito di genitori e abitanti del quartiere che ben volentieri hanno ascoltato gli alunni delle quinte, quarte di via Civitavecchia e quinte e terze di via Duca degli Abruzzi. «Le proposte della scuola sono proseguite martedì 20 dicembre – raccontano i docenti – con il concerto delle classi quinte di via Rockefeller e delle sezioni di via Madrid e via Washington in collaborazione con gli allievi del corso musicale della Media 3 “P. Tola” che si sono esibiti in canti e poesie natalizie davanti ai tantissimi genitori, parenti ed alunni, nella chiesa di San Vincenzo».

L’antivigilia di Natale tutte le scuole sono state coinvolte in manifestazioni canore, ma non solo. «Il messaggio che caratterizza la direzione didattica 8, in questo periodo delle feste è quello della solidarietà – dicono le insegnanti –: infatti in tutte le scuole sono stati raccolti viveri da donare alle parrocchie del quartiere affinché vengano poi distribuite alle persone che ne hanno necessità, per insegnare agli alunni che il prossimo è innanzitutto colui che ci sta accanto e che in questo periodo di festa potrebbe avere necessità di un pasto caldo e di viveri di prima necessità».

Le attività della scuola rientrano nel Progetto Continuità «attraverso il quale – spiegano a scuola – si è cercato di creare un clima di cooperazione tra alunni di età diverse, trasmettendo loro il valore fondante della solidarietà e investendo così il progetto di una valenza non solo didattica, ma eticamente significativa, con lo scopo di formare cittadini migliori aperti alle novità, alla cultura senza mai dimenticare gli altri».

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