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Sassari, stabilimenti balneari a Porto Ferro? «Giù le mani: è un’area protetta»

La simulazione di uno dei tre nuovi stabilimenti balneari a Porto Ferro
La simulazione di uno dei tre nuovi stabilimenti balneari a Porto Ferro

Secondo il Gruppo di Intervento Giuridico i tre stabilimenti previsti nel Piano di utilizzo dei litorali non rispettano le prescrizioni in materia paesaggistica

03 marzo 2017
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SASSARI. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ieri ha inoltrato una serie di “osservazioni” nella procedura di approvazione del piano di utilizzo dei litorali (P.U.L.) di Sassari. La finalità, scrive il presidente Stefano Deliperi, è quella «di evitare l’assurda previsione di realizzazione di ben tre stabilimenti balneari e relativi servizi sul litorale di Porto Ferro».

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Il documento è stato inviato al Comune di Sassari, Direzione generale della pianificazione urbanistico territoriale e della vigilanza edilizia della Regione autonoma della Sardegna, al Servizio valutazioni ambientali (S.V.A.) della Regione.

«Il litorale e la spiaggia di Porto Ferro, con le sue tre Torri costiere del XVII secolo (Bantine Sale, Torre Negra, Torre Bianca), costituiscono un sistema costiero di rilevante importanza naturalistica ambientale e paesaggistica – si legge nel documento – con ambienti dunali e di macchia mediterranea di rara suggestione e bellezza. L’area è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e con vincolo di conservazione integrale (della legge regionale n. 23/1993). Nel piano paesaggistico regionale - P.P.R., l’area rientra nella fascia costiera (artt. 15, 19, 20 delle norme tecniche di attuazione), ambito paesaggistico n. 14 “Golfo dell’Asinara”, non trasformabile e destinata a conservazione integrale (campi dunali e sistemi di spiaggia). Inoltre, rientra nel sito di importanza comunitaria - S.I.C. “Lago di Baratz – Porto Ferro” (codice ITB011155), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora».

Tutte perplessità già espresse a carattere generale dal Comitato che in queste settimane ha avviato una campagna web e una raccolta di firme per la tutela di Porto Ferro. Ma che ora il Gruppo di Intervento giuridico puntualizza in maniera molto formale. «Il Pul di Sassari è stato adottato con la con deliberazione Consiglio comunale n. 3 del 24 gennaio 2017, ma, pur interessando aree rientranti nella Rete Natura 2000 (S.I.C., Z.P.S.), non risulta sottoposto preventivamente alla necessaria procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.). L’inopinata previsione di tre stabilimenti balneari a Porto Ferro, fra l’altro giustamente raggiungibile solo con una viabilità di modeste dimensioni, ha provocato finora una vera e propria rivolta popolare da parte delle tantissime persone che amano quella splendida costa sarda: il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus mette a disposizione di chiunque voglia intervenire nella procedura un fac simile di atto di intervento con “osservazioni”, da richiedere all’indirizzo di posta elettronica grigsardegna5@gmail.com e poi da completare con i propri riferimenti e da inviare al Comune di Sassari».

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