La Nuova Sardegna

Sassari

Ippodromo, c’è il bando ma Pala fa ricorso al Tar

di Vincenzo Garofalo
Ippodromo, c’è il bando ma Pala fa ricorso al Tar

Il Comune rompe gli indugi e pubblica la gara per la gestione della struttura La Società ippica sassarese annuncia battaglia: «Non possono mandarci via»

04 marzo 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il Comune pubblica il bando di gara per la gestione dell’ippodromo Pinna scrivendo la parola fine alla conduzione ultradecennale firmata Società ippica sassarese. Il termine per presentare le offerte scade il 31 marzo, ma il bando potrebbe essere stoppato già prima: «Presentiamo ricorso contro questo bando», tuona Peppino Pala, presidente della Società che dal 1988 ha in mano le chiavi dell’impianto di via Verona. «In base all’atto pubblico con cui la Regione, a suo tempo, ha ceduto l’Ippodromo Pinna al Comune di Sassari, la gestione dell’impianto sportivo deve rimanere in mano alla Società ippica sassarese. Il sindaco, l’assessore, i consiglieri comunali e i dirigenti di Palazzo Ducale lo sanno bene perché abbiamo avuto modo di parlarne in diversi incontri, pubblici e privati. Noi abbiamo sempre dato la nostra massima disponibilità a trovare un accordo per modificare i criteri di gestione dell’ippodromo, accettando anche di inserire una scadenza naturale alla conduzione, ma considerando tempi ragionevoli», spiega Pala.

«Nessuno ci ha voluto dare ascolto. Questa amministrazione comunale ha preferito andare avanti per la sua strada e procedere con la pubblicazione di un bando pubblico per trovare un nuovo gestore. Non lo possono fare e noi ci tuteleremo davanti ai giudici, chiedendo al Comune i danni subiti e il risarcimento di tutti i lavori di miglioria che in questi anni abbiamo fatto all’interno dell’ippodromo».

Il Bando per la gestione dell’impianto sportivo dedicato ai cavalli è stato pubblicato nei giorni scorsi e introduce due novità assolute: la scadenza triennale dell’affidamento (rinnovabile), e la concezione dell’ippodromo come struttura polivalente, con tanto di tariffe di utilizzo per le varie modalità di utilizzo. Per aggiudicare il controllo della struttura il bando parte da una base d’asta di 24 mila euro annui di canone che l’affidatario dovrà versare al Comune. Oltre che per le manifestazioni ippiche l’impianto potrà essere usato per eventi di spettacolo, per il golf (già ora c’è un piccolo circuito per il minigolf), per le bocce, per il jogging. Proprio l’apertura al jogging risolve un problema scoppiato nell’ultimo anno: centinaia di fondisti amatoriali che per anni utilizzavano l’anello esterno della pista dell’ippodromo per correre e tenersi in forma, erano stati tagliati fuori dall’impianto; la Società ippica sassarese, per ovvie ragioni di sicurezza, visto che nell’impianto si allevano e si addestrano i cavalli, aveva chiuso i cancelli impedendo l’ingresso ai non addetti ai lavori. Un provvedimento che aveva sollevato un polverone fra gli amanti del mezzofondo libero e aveva coinvolto le commissioni consiliari e l’assessorato allo sport. Con le nuove regole introdotte dalla prossima gestione, nell’impianto, in una zona opportunamente messa in sicurezza e separata dall’area di allenamento dei cavalli, si potrà praticare il jogging sottoscrivendo un abbonamento mensile di 5 euro. Il gestore dovrà garantire l’utilizzo polifunzionale dell’ippodromo e sobbarcarsi i costi di manutenzione ordinaria delle strutture. In cambio intascherà gli introiti derivanti dall’uso degli impianti, compresa la club house, con punto ristoro. Ma prima bisognerà vedere chi vincerà il braccio di ferro fra il Comune e la Società ippica sassarese.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative