La Nuova Sardegna

Sassari

Due milioni per debellare il killer delle sugherete

di Elena Corveddu
Due milioni per debellare il killer delle sugherete

Ottenuto l’incremento dei finanziamenti per la lotta alla temibile Lymantria Con la disinfestazione si evitano danni gravissimi e irreversibili alla produzione

29 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





BONO. Aumenta la spesa per combattere il lepidottero nemico delle sugherete. Nella finanziaria 2017 entrano 600 mila euro in più per la lotta alla temuta Lymantria dispar, il lepidottero che distrugge il patrimonio boschivo. Spesa che si aggiunge al milione e mezzo già in programma. Dopo una serie di lunghissime battaglie, iniziate da circa dieci anni con istanze portate sia a livello provinciale che regionale, i consiglieri regionali Pier Mario Manca del Partito dei sardi e Daniele Cocco, del neopartito Sinistra per la democrazia e progresso, sono riusciti a far implementare il capitolo di riferimento alla lotta contro il famigerato lepidottero defogliatore. «Il lepidottero - hanno spiegato Manca e Cocco - sta da anni distruggendo in maniera gravissima il patrimonio boschivo dei territori del Goceano, Logudoro, Anglona e Monte Acuto». E, come spiegava Cocco nelle interpellanze presentate qualche anno fa «la mancata disinfestazione, anche per una sola stagione, determina un impoverimento progressivo delle querce da sughero che può portare alla totale distruzione del patrimonio. Le piante aggredite dai lepidotteri diventano del tutto inservibili e questo causa ingenti danni al nostro patrimonio in quelle aree in cui si concentra la maggior parte delle imprese che lavorano e trasformano il sughero ricavato dai boschi locali». Gli attacchi della Lymantria dispar e della Malacosoma, che appunto si nutrono delle foglie di questo tipo di piante, arrecano loro gravissimi danni e oltretutto ne pregiudicano lo sviluppo. Infatti la defogliazione, totale o parziale, provoca alle piante un grave stress fisiologico e ne danneggia il metabolismo: in assenza delle foglie, infatti, la pianta non può svolgere il processo di fotosintesi né elaborare le linfa grezza, per cui è costretta a utilizzare tutte le sostanze di riserva per ricostruire il fogliame e quanto serve allo svolgimento delle sue normali funzioni. La disinfestazione è quindi urgente e necessaria, indispensabile: un intervento non più prorogabile, oltre che più volte, e da anni, richiesto a gran voce dai Comuni e da numerosi rappresentanti provinciali e regionali. Grazie all'impegno di spesa ora si procederà alla disinfestazione delle sugherete e delle quercete. «Finalmente la politica passa dalle parole ai fatti - concludono Cocco e Manca -. La cifra non sarà ancora sufficiente a debellare il problema ma costituisce un deciso e importante passo in avanti affinché la questione non venga più sottovalutata».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative