La Nuova Sardegna

Sassari

sabato e domenica a viddalba

In piscina per aiutare le famiglie dei bambini autistici

VIDDALBA. Sabato e domenica (1e 2 aprile) si terrà la seconda edizione della “24 ore di nuoto” promossa dall’associazione “I Bambini delle fate”. L’obiettivo della manifestazione è quello di...

30 marzo 2017
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VIDDALBA. Sabato e domenica (1e 2 aprile) si terrà la seconda edizione della “24 ore di nuoto” promossa dall’associazione “I Bambini delle fate”. L’obiettivo della manifestazione è quello di raccogliere fondi per finanziare progetti di inclusione sociale nell’isola, attraverso la campagna “Sporcatevi le mani”, supportando delle famiglie che hanno difficoltà a sostenere i forti costi delle terapie. A ospitare la manifestazione sono chiamate, per la seconda volta, le piscine termali Casteldoria che hanno aderito con entusiasmo alla proposta dell’organizzazione non profit presieduta da Franco Antonello, imprenditore di Castelfranco Veneto che, con il figlio Andrea, è conosciuto dal grande pubblico per i libri “Se ti abbraccio non aver paura”, “Sono graditi visi sorridenti”, “Baci a tutti” e il recente “Le parole che non riesco a dire”, alcuni dei quali basati sugli scritti di Andrea, autistico. Dal 2005 ad oggi sono stati realizzati progetti in Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Marche Lazio, Sicilia e Sardegna dove già un migliaio di famiglie usufruiscono dei progetti di inclusione sociale, grazie a donazioni regolari e all’impegno dei volontari. Si sta concretizzando il grande sogno di Franco, quello di attivare progetti non solo in ogni regione d’Italia, ma anche in ogni provincia. In Sardegna sono stati già inaugurati due progetti: “Guarda come mi diverto”, curato da Massimo Cicolecchia, a Lu Bagnu, e “Sei uno di noi” di cui è responsabile Daniela Cadeddu, a Sassari. Sono in embrione altri due progetti, uno a Cagliari e uno ad Arzachena. L’obiettivo è supportare le famiglie che hanno gravi difficoltà a sostenere i costi delle terapie, lavorando in équipe con i centri medici di riferimento e con il personale docente, per prevedere un approccio metodologico corretto e un piano di attività che si inserisca, in maniera armoniosa, nel percorso terapeutico e scolastico progettato per il bambino, intensificandone e potenziandone gli effetti nel tempo. «Restiamo a disposizione di chiunque si interessato a contribuire - sottolinea la coordinatrice regionale Laura Piga - per approfondire ogni dettaglio della campagna e capire assieme la migliore forma di collaborazione, in coerenza con gli obiettivi concreti per il territorio».

Donatella Sini

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