La Nuova Sardegna

Sassari

Muore il pittore Giuseppe Muglia 

Muore il pittore Giuseppe Muglia 

Si è spento a 77 anni dopo una lunga malattia, fu allievo di Libero Meledina

24 giugno 2017
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SASSARI . Si è spento all'età di 77 anni, dopo una lunga malattia, il pittore sassarese Giuseppe Muglia. Allievo di Libero Meledina, il suo stile pittorico riuniva il realismo e l'astrattismo. L'attività di Giuseppe Muglia, padre di quattro figli, non si limitava alla pittura ma si estendeva alla scultura e all'arte della ceramica. Il suo talento per l'arte era così innato, che riusciva a realizzare opere straordinarie e personali usando qualsiasi tecnica. Le sue mostre più importanti si sono tenute al castello di San Michele, a Cagliari, alla fine del 2010, e nel giugno del 2007 nel castello dei Pico, nella città di Mirandola.

«Giuseppe Muglia nasce a Sassari nel 1940 - si legge nel sito web dell'artista -. Già da bambino manifesta la sua propensione per il disegno che realizza usando pezzi di carbone. La sua passione artistica inizialmente incontra l’ostilità del padre, ma il giovane Muglia non si scoraggia. Quindicenne, il padre lo iscrive all’istituto tecnico per Geometri, ma la sua repulsione per le squadre e le righe lo spingono a cambiare scuola e a iscriversi all’istituto di Belle Arti di Sassari, dove si diploma con ottimi voti. Per tre anni frequenta lo studio del pittore Libero Meledina, suo ex insegnante. Divenuto Maestro d’Arte e conseguita l’abilitazione, insegna in molti istituti Disegno, Storia dell’Arte ed Educazione Artistica.

«Alla passione per l’arte, negli anni giovanili, Muglia unisce quella per le attività sportive, in particolare per l’atletica leggera e il pugilato nei quali primeggia e per il ciclismo che lo vede campione in numerose competizioni regionali e nazionali. Insignito di una targa d’argento come migliore insegnante della Regione Sardegna, Muglia non può ritirare il premio perché quel momento della sua vita viene dolorosamente segnato da una malattia che colpisce la giovane moglie Caterina, evento che sconvolge la vita dell’artista e dei quattro figli del pittore, all’epoca molto piccoli.

«In quei difficili momenti e negli anni che seguono, densi di difficoltà e impegno, il suo amore per la pittura si fa ancora più intenso e profondo. La pittura diventa così strumento per superare le difficoltà e per dare libero sfogo all’intensità dei sentimenti. In uno stile pittorico del tutto personale, Muglia ritrae episodi della vita di campagna legati al ricordo della sua infanzia, figure familiari, soggetti sacri». Nove pale d’altare realizzate da Muglia sono collocate in diverse chiese della Sardegna. Molti dei suoi quadri sono in possesso di privati e collezionisti in diverse città italiane. (fe.spa.)

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