La Nuova Sardegna

Sassari

Il Comune di Bonorva riordina il non profit

di Emidio Muroni
Il Comune di Bonorva riordina il non profit

Nuove regole per le assegnazioni di locali alle associazioni di volontariato Già pronto il bando. Ci sarà una grande casa comune della cultura e dello svago

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BONORVA. L’amministrazione comunale ha deciso di riorganizzare il sistema, le regole e i contratti di assegnazione di locali pubblici a gruppi e associazioni non profit. Per evitare confusioni e dispersione delle varie dislocazioni , ma anche per seguire una chiara logica tecnico amministrativa, l’esecutivo ha deciso di accentrare, per quanto possibile, tutte le iniziative nel centro culturale e polo museale di Piazza Sant’Antonio, intitolato al noto poeta locale Peppe Sozzu.

L’intento manifestato dagli amministratori, e chiarito dall’assessore al patrimonio e vice sindaco Aldo Salaris, è principalmente quello di evitare le continue discussioni, talvolta anche pesanti e fuori luogo, per le scelte dei vari gruppi. Ma sulla decisione del Comune ha pesato anche l’utilizzo poco corretto delle strutture che in alcuni casi, con la rottura o parziale rovina degli infissi e dei vetri e la scarsa o totale manutenzione degli intonaci, hanno generato danni di un certo peso economico. Il risultato finale – spiega il vice sindaco – sarà quello di riconquistare e utilizzare spazi in buone condizioni e immediatamente disponibili, di responsabilizzare i gruppi e le associazioni al loro corretto utilizzo, con regolare impegno contrattuale, e di curare la buona manutenzione dei locali assegnati.

A livello locale da qualche tempo si sta risvegliando nei giovani un’interessante voglia di partecipazione, di fare associazionismo, di confrontarsi, di impegnarsi in attività culturali e ludiche. L’amministrazione guidata da Massimo D’Agostino ha prontamente accolto le varie richieste ed ha studiato con cura un piano d’intervento a favore dei giovani. Un piccolo progetto culturale e ludico che dovrà rispettare le loro esigenze e richieste, nell’ambito di una civile e corretta convivenza e del ripristino di alcune regole.

«Non si vuole creare una “cittadella messicana” – ha osservato un amministratore – con la presenza costante, come in un altro caso, di autentiche file di “uomini in siesta”, ma si cerca di stimolare la parte migliore di ogni ragazzo». Nel merito è stato pubblicato un bando che scadrà il 10 ottobre.

Tutte le associazioni culturali, folcloriche, di volontariato e i gruppi non profit, che intendono avere una sede come punto d’incontro o riferimento della propria attività, potranno fare domanda al Comune che valuterà e disporrà le future assegnazioni, con precedenza alla sistemazione nei locali disponibili, che ora sono tredici, all’interno del polo culturale di piazza Sant’Antonio.

L’amministrazione comunale ha già disposto, per chiari e fondati motivi sociali di carattere primario, la concessione alla sezione dell’Avis di alcuni locali che fanno parte, al piano terra, dell’ex asilo e ludoteca di Via Antonio Sanna. Mentre le associazioni di volontariato delle “Vincenziane”, che opera in paese da decenni a favore dei poveri e delle famiglie disagiate, hanno ottenuto l’assegnazione di alcuni vani al piano seminterrato. I restanti locali dell’edificio rimangono nella disponibilità dell’amministrazione che pare abbia intenzione di sistemarvi a breve gli archivi comunali.

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