Dopo la morte di un paziente
Corso all’Aou per gestire i casi di delirium nei ricoverati
SASSARI. Lo scorso dicembre nel reparto di Medicina interna un paziente di 75 anni tentò di scappare calandosi da una finestra al primo piano e precipitando nel vuoto. Un evento che va ad inquadrarsi,...
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SASSARI. Lo scorso dicembre nel reparto di Medicina interna un paziente di 75 anni tentò di scappare calandosi da una finestra al primo piano e precipitando nel vuoto. Un evento che va ad inquadrarsi, dicono all’Azienda ospedaliera universitaria, nella cosiddetta sindrome del delirium che provoca una alterazione dello stato di coscienza, e può annullare le capacità cognitive e percettive.
Un disturbo che la Società geriatrica americana individua al primo posto, accanto alla demenza, fra le sindromi degli anziani, ma che spesso non viene diagnosticato al momento delle dimissioni.
La vicenda dell’anziano è stata un campanello d’allarme che ha convinto l’Aou sulla necessità di avviare percorsi formativi che consentano agli operatori sanitari l’acquisizione di competenze di diagnosi, prevenzione e gestione specifca. Così i direttori delle unità operative di Medicina interna, Lungodegenza e Geriatria, rispettivamente Francesco Bandiera, Antonio Uneddu e Patrizia Tilocca, hanno organizzato e attivato, in collaborazione con il settore formazione dell’Aou, il corso “Delirium nel paziente anziano ospedalizzato”.Il ciclo di lezioni che per il 2017 prevede sei edizioni – la quinta il 12 ottobre e l’ultima il 14 novembre.
«Il corso rappresenta un’importante risposta a un’esigenza di maggiore conoscenza e approfondimento di questa sindrome da parte dei nostri operatori – afferma il direttore generale dell’Aou, Antonio D’Urso –. Vogliamo affrontare il fenomeno con un approccio attivo e un atteggiamento volto a un lavoro multidisciplinare».
E che la gestione del delirium stia diventando di notevole importanza in campo ospedaliero lo si deduce anche dal fatto che, nel prossimo congresso nazionale “Una (sesta) giornata con il malato anziano”, in programma all’hotel Catalunya di Alghero il 6 e 7 ottobre, l’argomento sarà tema d’apertura della sessione dedicata agli infermieri.
Uno studio internazionale ha messo in evidenza che un numero elevato dei pazienti ospedalizzati presenta delirium al momento del ricovero, un numero ancora più elevato lo sviluppa durante la degenza.Dallo studio, inoltre, emerge che le percentuali più elevate di casi si verificano nei reparti chirurgici durante le degenze: è il caso delle ortopedie e delle cardiochirurgie. A questi si aggiungono i casi registrati nelle terapie intensive.
Un disturbo che la Società geriatrica americana individua al primo posto, accanto alla demenza, fra le sindromi degli anziani, ma che spesso non viene diagnosticato al momento delle dimissioni.
La vicenda dell’anziano è stata un campanello d’allarme che ha convinto l’Aou sulla necessità di avviare percorsi formativi che consentano agli operatori sanitari l’acquisizione di competenze di diagnosi, prevenzione e gestione specifca. Così i direttori delle unità operative di Medicina interna, Lungodegenza e Geriatria, rispettivamente Francesco Bandiera, Antonio Uneddu e Patrizia Tilocca, hanno organizzato e attivato, in collaborazione con il settore formazione dell’Aou, il corso “Delirium nel paziente anziano ospedalizzato”.Il ciclo di lezioni che per il 2017 prevede sei edizioni – la quinta il 12 ottobre e l’ultima il 14 novembre.
«Il corso rappresenta un’importante risposta a un’esigenza di maggiore conoscenza e approfondimento di questa sindrome da parte dei nostri operatori – afferma il direttore generale dell’Aou, Antonio D’Urso –. Vogliamo affrontare il fenomeno con un approccio attivo e un atteggiamento volto a un lavoro multidisciplinare».
E che la gestione del delirium stia diventando di notevole importanza in campo ospedaliero lo si deduce anche dal fatto che, nel prossimo congresso nazionale “Una (sesta) giornata con il malato anziano”, in programma all’hotel Catalunya di Alghero il 6 e 7 ottobre, l’argomento sarà tema d’apertura della sessione dedicata agli infermieri.
Uno studio internazionale ha messo in evidenza che un numero elevato dei pazienti ospedalizzati presenta delirium al momento del ricovero, un numero ancora più elevato lo sviluppa durante la degenza.Dallo studio, inoltre, emerge che le percentuali più elevate di casi si verificano nei reparti chirurgici durante le degenze: è il caso delle ortopedie e delle cardiochirurgie. A questi si aggiungono i casi registrati nelle terapie intensive.