La Nuova Sardegna

Sassari

Le tre statue dei Martiri nelle mani dei restauratori

di Gavino Masia

I simulacri lignei affidati alle cure del sassarese Sergio Gnozzi: un lavoro di 3 mesi Intervento attuato con risorse di privati e necessario per scongiurare danni gravi

02 novembre 2017
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PORTO TORRES. I tre simulacri lignei che raffigurano i Protomartiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario lasceranno domani la basilica di San Gavino per un intervento di manutenzione e restauro nei laboratori sassaresi di Sergio Gnozzi. Un intervento finanziato interamente dall’azienda Turrismarket – con la direzione scientifica di Maria Paola Dettori e la consulenza storica dell’epigrafista Giuseppe Piras – che prevede una disinfestazione profonda dagli insetti xilofagi che attaccano il legno. Verrà eseguito anche l’accurato consolidamento degli strati pittorici, per bloccare un eventuale perdita della superficie colorata, la pulitura delle patine di sporco e anche delle ossidazioni, stuccature e ritocchi.

Il parroco di San Gavino. «Al posto dei simulacri dei Protomartiri verranno messi dei pannelli fotografici a grandezza naturale – ha detto don Mario Tanca –, fatti realizzare dall’azienda, per dare modo a fedeli e visitatori di poter vedere i Santi quando si fermano per recitare delle preghiere. I tre lignei policromati che li raffigurano sono opera di anonimi intagliatori-pittori, verosimilmente di bottega napoletana, che li realizzarono nei primi decenni del Seicento». Le statue rappresentano i tre martiri distesi sul letto funebre, con i polsi legati da corde e - unico riferimento del loro martirio - il segno del taglio della gola.

Le fasi di restauro. «Insieme a mio padre avevamo già restaurato venti anni fa le statue dei martiri – ha ricordato il restauratore Sergio Gnozzi – e allo stato attuale, osservandole attentamente, non godono di buona salute in quanto colpiti da parassiti. La prima fase di restauro riguarderà la disinfestazione: le statue verranno messe su dei tunnel di plastica e resteranno li per un mese proprio per eliminare tutti i parassiti». Nelle fase successiva saranno messe in sicurezza tutte le parti scoese, in modo da non avere altri distacchi, poi si farà la ripulitura delle vernici e delle lordure che si sono verificate negli ultimi venti anni. Dopo le eventuali stuccature, da concordare con la storica Maria Paola Dettori, è prevista la verniciatura finale per preservare le statue dalle intemperie.

Finanziatori dei lavori. «L’operazione di restauro è stata decisa in sinergia con l’azienda di cui faccio parte – ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di Turrismarket, Maurizio Zolesi – e coincide con il quarantesimo anno di attività di Turrismarket a Porto Torres: questo restauro e altre opere erano dovute, secondo noi, perché in occasione del compleanno aziendale ritenevamo di dover regalare ai portotorresi, che ci hanno permesso di essere attivi sul territorio, qualcosa che fosse nella memoria della città. E anche nella memoria di quella vicinanza che ci è sempre stata tra l’azienda che rappresento e l’istituzione religiosa».

Si tratta di una operazione di restauro da fare in maniera delicata e meno invasiva possibile, della durata di circa tre mesi. I simulacri che raffigurano i tre martiri ritorneranno come nuovi all’interno della basilica di San Gavino appena conclusi i lavori e saranno pronti ad “uscire” alla prossima Festha Manna per accogliere la devozione popolare e il contatto fisico dei fedeli.

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