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La graduatoria 

Sorso, nuovi esaminatori per le case Area

Sorso, nuovi esaminatori per le case Area

SORSO. Superato l’impasse sulla graduatoria delle case popolari di Area. L’amministrazione comunale di Sorso ha risolto il problema archiviando la vecchia commissione e nominando un nuovo team di...

08 novembre 2017
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SORSO. Superato l’impasse sulla graduatoria delle case popolari di Area. L’amministrazione comunale di Sorso ha risolto il problema archiviando la vecchia commissione e nominando un nuovo team di supporto agli uffici.

L’esame delle domande era partito nella prima seduta del 3 ottobre scorso. Ma dopo qualche riunione era emerso un dubbio sulla nomina della presidente, la funzionaria del Comune di Sorso, Bonaria Mameli, che era affiancata da due commissari esterni, Riccardo Volti (Comune di Sassari) e Gavinuccio Fenu (Sennori).

Secondo quanto riportato nella determinazione numero 351 del 3 novembre 2017, fino a quel momento la commissione aveva esaminato 27 istanze rispetto alle 39 pervenute, per poi interrompere i lavori dopo le dimissioni degli altri due commissari.

Con lo stesso atto viene nominato il nuovo gruppo di esaminatori, formato da Bonaria Mameli e Irene Fini (Comune di Sorso) e Monica Zanda (Osilo), e si precisa inoltre che i componenti «non esercitano alcuna scelta discrezionale intesa come valutazione di merito».

Motivo per il quale la nuova commissione è in realtà un gruppo di lavoro di cui si serve l’ufficio dei servizi sociali per stilare la graduatoria degli alloggi. Di qui la scelta di nominare i tre nuovi componenti senza individuare incarichi precisi (presidente, segretario verbalizzante) come invece avviene di norma nelle commissioni di gara.

«La nostra priorità è quella di agire per il bene dei nostri concittadini – commenta il consigliere delegato alle Politiche sociali, Gianni Tilocca –. Sappiamo che ci sono stati problemi ma lavoriamo per dare risposte concrete. I sette nuovi appartamenti non supereranno certo la richiesta che c’è nel territorio ma rappresentano pur sempre una prima risposta tangibile».

Si chiude così, con la presenza di un nuovo organismo che dovrà vagliare le domande. L’attenzione sull’argomento era anche determinata dalla grande richiesta di alloggi popolari, sempre insufficienti rispetto all’esigenza di case a canone agevolato. (s.s.)



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