La Nuova Sardegna

Sassari

RIO RIBELLE O UOMO IMBELLE

di DANIELA SCANO

Uno osserva il disastro e si chiede: come faranno a Venezia con l’acqua alta? Ieri a Sassari è piovuto un po’ più del solito, cosa del tutto normale in questa stagione. Invece non è normale che...

16 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





Uno osserva il disastro e si chiede: come faranno a Venezia con l’acqua alta? Ieri a Sassari è piovuto un po’ più del solito, cosa del tutto normale in questa stagione. Invece non è normale che qualche millimetro d’acqua possa mandare in tilt il traffico ferroviario del nord Sardegna perché qualcuno a suo tempo pensò bene di far sfrecciare (si fa per dire) il treno accanto a un piccolo corso d’acqua che attraversa una zona ad alto rischio idrogeologico.

Il rio Calamasciu è un sottilissimo, apparentemente inoffensivo, tratto blu nelle cartine geografiche. Un torrente che, come tutti gli altri, quando piove si gonfia e a volte rompe gli argini. Tutto si risolverebbe in poche ore se non fosse che _ come ben sanno gli amministratori comunali e chi ha materialmente realizzato lo sconcio _ nel corso degli anni il rio Calamasciu è stato tombato in più punti per non disturbare le attività della vicina zona industriale. Prepotenze, pubbliche e private, compiute dall’uomo sulla natura. Abusi bene evidenziati, tre anni fa, da una super consulenza costata quasi quattordicimila euro. A causa di queste opere illegali, le regolari esondazioni del rio Calamasciu sono altrettanti ribellioni agli uomini che hanno tentato di sottometterlo.

Quando piove si esce di casa con l’ombrello. Ieri lo ha fatto anche Valentina. È normale bagnarsi sotto la pioggia. Però non è normale che un pezzo di intonaco staccatosi da un cornicione marcio ti colpisca sulla testa rischiando di mandarti all’altro mondo. Ciò che è accaduto alla studentessa di Olmedo non sarebbe mai stato possibile se ciascun privato e pubblico proprietario di immobile avesse, come prevede la legge e come suggerisce il buon senso, eseguito verifiche periodiche e fatto i lavori di manutenzione. Invece per qualcuno è normale temporeggiare, sperando che non accada niente di grave. Purtroppo qualche volta succede che qualcuno si faccia male. E fa rabbia.

Quando piove più del solito è normale che ai bordi delle strade si formino pozzanghere. Non è normale che le strade diventino fiumi in piena perché i tombini non sono stati puliti. E non è normale neppure che per far uscire i bambini da scuola e i clienti da un supermercato debbano arrivare i soccorsi con i fuoristrada. Non è normale ma _ se non bastassero i rigagnoli tombati e i tombini intasati _ a Sassari ci sono anche pendenze di grandi centri commerciali, piazze e strade che sembrano studiate da progettisti di piscine invece che da ingegneri. Così accade che per attraversare la strada ci vorrebbe una barca. Come a Venezia. Con la differenza che lì c’è il Canal Grande. Qui abbiamo il rio Calamasciu.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative