La Nuova Sardegna

Sassari

Cinquemila posti letto per rilanciare il turismo a Sassari

di Giovanni Bua
Cinquemila posti letto per rilanciare il turismo a Sassari

La città gioca la sua scommessa con un bando da 249mila metri cubi nelle zone F. Aree costiere ma anche entroterra per destagionalizzare e diversificare l’offerta

24 dicembre 2017
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SASSARI. Un’occasione da non perdere. Ma anche un banco di prova per misurare quanto la “visione” di Sassari città turistica, che sappia valorizzare bellezze naturalistiche e storiche “disarticolate” nel suo immenso territorio comunale, e soprattutto sfruttare al meglio i suoi preziosi “affacci” al mare, abbia gambe per camminare

Una scommessa da 249mila metri cubi edificabili ex novo, che valgono 5mila nuovi posti letto. Questi i numeri che potrebbe innescare il bando per le “Zone F4”, le aree del territorio comunale che possono accogliere nuovi insediamenti turistico-alberghieri, pubblicato nei giorni scorsi dal Comune. Cinque le zone interessate: la fascia periurbana,, Platamona e Ottava, Biancareddu, Villa Assunta, l'Argentiera e Porto Palmas.

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«Il nostro è un territorio dalla forte vocazione turistica – sottolinea il sindaco Nicola Sanna -. Vogliamo che siano esaltate non solo le aree costiere, ma anche la ricchezza dell'entroterra e la storia del territorio, la cintura olivetata, i borghi minerari. Mi preme sottolineare, inoltre, che Sassari è tra i pochi comuni della Sardegna ad avere un piano urbanistico in vigore e compatibile con il piano paesaggistico e di assetto idrogeologico». «Puntiamo ad incrementare gli insediamenti turistici nei luoghi dove sono già presenti strutture alberghiere, e a crearne di nuovi nelle aree che ad oggi risultano carenti di servizi», commenta l'assessore alla pianificazione territoriale Alessandro Boiano.

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L’idea è di seguire un modello di sviluppo sostenibile, da articolare secondo un sistema che sia capace di mettere in relazione più realtà locali e di coinvolgere l’intera filiera e le imprese interessate, artigiane, agricole e di servizi. L’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e ambientale mediante l’integrazione del turismo balneare, culturale e ambientale.

Il tutto promuovendo politiche di tutela, conservazione e riqualificazione del territorio della Nurra e delle aree costiere, con azioni legate al turismo naturalistico ecosostenibile, e riqualificando il tessuto urbano esistente attraverso politiche di conservazione e valorizzazione della città storica, con progetti legati al turismo culturale e alla riqualificazione della borgata dell’Argentiera.

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«L'offerta turistica prevista - spiega l'assessore Boiano - è tesa a favorire l'allargamento della stagionalità, prevedendo la possibilità di trasformazione delle cosiddette “seconde case” in strutture ricettive, come per il Villaggio Nurra, ad esempio, o il trasferimento degli insediamenti esistenti lungo la fascia costiera di maggior impatto paesaggistico verso insediamenti preesistenti».

La manifestazione d'interesse è rivolta a tutti gli operatori del settore e ai proprietari delle aree, le cui proposte dovranno essere presentate entro il 16 marzo 2018. Le proposte saranno valutate in base alla qualità architettonica degli immobili, all’utilizzo di tecniche innovative di bioedilizia, alla rispondenza a principi di risparmio energetico ed eco-sostenibilità ambientale. Saranno, ovviamente, valutati l'indotto creato e la capacità di svolgere un ruolo di traino per la crescita economica, culturale e sociale. «Questo è un segnale concreto per il nord-ovest dell'isola - conclude Sanna -. Si tratta di una procedura innovativa, un procedimento concorsuale, un bando trasparente che mette a confronto le migliori idee e le migliori progettualità».
 

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