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«I problemi noti da mesi ma hanno sempre negato»

«I problemi noti da mesi ma hanno sempre negato»

SASSARI. «Mi hanno letteralmente sbattuto fuori dalla stanza dove sindaco e assessori discutevano con le famiglie. Che piaccia o no sono una rappresentante del popolo. Ed era mio diritto e dovere...

28 febbraio 2018
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SASSARI. «Mi hanno letteralmente sbattuto fuori dalla stanza dove sindaco e assessori discutevano con le famiglie. Che piaccia o no sono una rappresentante del popolo. Ed era mio diritto e dovere presenziare. Di cosa avevano paura?». Ha un diavolo per capello la consigliera comunale M5S Desirè Manca. Che, come quasi tutti i membri dell’opposizione, si è fermata a lungo con le famiglie che protestavano per il mancato pagamento delle ultime due mensilità del 2017 della legge di settore. «Il punto è che i problemi della legge 20 sono noti, e più volte denunciati. Ma evidentemente non volevano testimoni mentre gettavano fumo negli occhi di tante povere persone».

«La verità – attacca Giancarlo Carta di FdI – è che questi fondi non arriveranno nelle tasche dei nostri concittadini. E questo per l’ennesimo taglio della Regione a guida Pd intollerabile e nel complice silenzio della giunta comunale guidata da Nicola Sanna. E, per il 2018, si preannunciano ulteriori tagli e problemi. Per quanto ci riguarda come partito saremo sempre vicini e sosterremo con tutte le nostre forze questa giusta e sacrosanta protesta».

«A mancare è la chiarezza – spiega Rosanna Arru, di Sassari Progetto Comune –, che affrontando temi così delicati deve essere al primo posto. Se le risorse non ci sono le famiglie devono essere avvisate. E il tema deve essere affrontato in consiglio comunale, non nascosto da una impenetrabile cortina fumogena fatta di promesse e rinvii». «Siamo mesi che denunciamo che i fondi per la legge 20 non ci sono e non ci saranno – dice Manuel Alivesi di Forza Italia –. Abbiamo fatto segnalazioni, interrogazioni, interventi di ogni tipo. E non abbiamo mai avuto risposte chiare. Questa timidezza nei confronti di una giunta regionale amica è inaccettabile. Il bene della città e dei suoi cittadini, soprattutto i più deboli, deve sempre essere al primo posto».

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