La Nuova Sardegna

Sassari

Un museo al centro storico custodirà il tesoro dei Viandanti

di Antonio Meloni

Numerosi reperti tra gioielli, vestiario e manufatti verranno esposti in un locale a Sant’Apollinare Servono 40mila euro per l’acquisto dell’immobile e 200mila per i lavori di ristrutturazione

10 maggio 2018
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SASSARI. Un centinaio di reperti, alcuni anche molto preziosi, che coprono un arco temporale di oltre quattro secoli raccontando buona parte della storia di Sassari.

Documenti cartacei inediti, antichi gioielli, vestiario e manufatti appartenuti alle famiglie del sodalizio. È il tesoro del gremio dei Viandanti, corporazione devota a Nostra Signora del Buon Cammino, partecipe del corteo che la sera del 14 agosto di ogni anno rinnova il Voto all’Assunta. Materiale di indubbio valore storico che potrebbe trovare presto degna sistemazione in un locale attiguo alla casa del gremio, nel quartiere di Sant’Apollinare, dove, in via Cogno, sorge un rudere che i Viandanti vorrebbero acquistare per realizzare il museo storico del Gremio.

I dettagli di questa importante operazione sono stati illustrati nella sede di via Martino Bologna, dal segretario Cristian Zedda, affiancato dall’arcivescovo Gian Franco Saba, dallo storico Attilio Mastino, da Salvina Deiana, governatore del Rotary distretto Lazio-Sardegna, e dall’archeologo, esperto di tradizioni popolari, Gian Mario Demartis.

Per l’acquisto dell’immobile, un caseggiato di cento metri quadrati, profondamente segnato dal tempo, occorrono quarantamila euro mentre per il restauro completo, compreso l’adeguamento alle norme di sicurezza, si stima ne servano almeno duecentomila. Cristian Zedda ha annunciato di avere avviato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma nazionale www.laretedeldono.it invitando, al contempo, tutti coloro che volessero aderire, a collegarsi al sito per contribuire al raggiungimento della somma. L’intervento, illustrato a grandi linee dai progettisti, l’architetto Monica Ortu e l’ingegnere Enrico Sini, prevede la ristrutturazione completa dell’edificio e, soprattutto, l’installazione dell’impiantistica che dovrà garantire la sicurezza dei reperti esposti. C’è da dire che la presenza di una struttura museale nel cuore del centro storico darebbe lustro a quella parte di città che attende da tempo adeguata valorizzazione. «Il museo – ha spiegato infatti Zedda – non si limiterebbe a esporre dei reperti pure importanti, l’intenzione è di renderlo fruibile, oltre che ai turisti, anche a storici, restauratori e studiosi per la ricerca e la salvaguardia di un bene che consideriamo patrimonio di tutti».

Tra i primi promotori, il Rotary che già ha annunciato, tramite la rappresentante Salvina Deiana, di avere stanziato un contributo per la realizzazione del progetto, ma ovviamente si fa molto affidamento alla generosità della gente, soprattutto dei sassaresi, cultori della storia e delle tradizioni più autentiche.

Dal canto suo l’arcivescovo Gian Franco Saba ha detto di essere molto favorevole all’iniziativa che valorizza il patrimonio culturale della città. Il presule ha anche annunciato la nomina di un delegato vescovile per la cura spirituale di tutte le corporazioni in modo che possano vivere degnamente i diversi eventi liturgici della diocesi: «I gremi – ha concluso infatti monsignor Saba – sono un mezzo di promozione della solidarietà e il recupero del loro patrimonio è una sfida per la città e per la Chiesa». Parere favorevole anche da Palazzo ducale, rappresentato, ieri, dall’assessore Amalia Cherchi, che ha anche accennato al progetto “Le vie dei Gremi” ideato dal Comune per la promozione di un ambito culturale di valore inestimabile.

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