La Nuova Sardegna

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Sassari, rapinato in pieno giorno: in cella quattro del branco

di Luca Fiori
Sassari, rapinato in pieno giorno: in cella quattro del branco

Un 35enne nigeriano era stato aggredito un mese fa da un gruppo di malviventi. Dopo avergli puntato tre coltelli alla gola i banditi erano fuggiti con 500 euro

17 maggio 2018
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SASSARI. Lo hanno aspettato in via Dei Gremi con in mano tre coltelli affilati e un laccio che in pochi secondi si è ritrovato stretto intorno al collo. Un’azione fulminea e violenta - messa a segno in pieno giorno - che non ha dato il tempo alla vittima, un cittadino nigeriano di 35 anni, di tentare alcun tipo di difesa.

Dopo pochi secondi i quattro rapinatori si sono allontanati con un bottino di 500 euro e alcune carte di credito contenute nel portafoglio del derubato, ma durante la fuga hanno commesso un errore imperdonabile che un mese dopo il colpo li ha fatti finire in carcere con l’accusa di rapina a mano armata in concorso.

I quattro malviventi, un sassarese e tre cittadini stranieri, durante le fasi immediatamente successiva al colpo - messo a segno il 18 aprile scorso - sono transitati infatti a piedi e a volto scoperto all’interno del distributore Agip di via Amendola e sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza. Dopo un mese di indagini da parte degli agenti del nucleo investigativo della polizia locale, martedì mattina sono scattate le manette. In carcere sono finiti Francesco Cucca, 32 anni, sassarese, Marouane Hassoun, 34 anni marocchino, e i senegalesi Ndiak Seye di 20 anni, e Cherif Ndour di 32 anni. Tutti e quattro sono stati accompagnati nell’istituto di Bancali in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Gian Cosimo Mura su richiesta del sostituto procuratore Paolo Piras, titolare dell’inchiesta.

Alle 14 del 18 aprile, quando in via Dei Gremi c’era ancora un gran movimento di persone che rientravano a casa per pranzo, la vittima dell’aggressione era stata avvicinata nei pressi di un supermercato. Non è escluso che i rapinatori avessero seguito l’uomo e che poco prima lo avessero visto prelevare dei contanti da uno sportello bancomat. L’aggressione è scattata poco più avanti del market. Tre componenti della banda si sono presentati davanti al cittadino nigeriano e gli hanno puntato altrettanti coltelli alla gola, mentre un quarto uomo, sopraggiunto alle spalle della vittima, gli ha avvolto un laccio intorno al collo stringendo fino a fargli mancare il respiro. L’uomo è stato poi trascinato nei giardini di via Dei Gremi, dove gli è stato sottratto il portafoglio con il denaro e le carte di credito. La banda a quel punto è fuggita, ha raggiunto un casolare nei pressi di via Padre Zirano al cui interno è avvenuta la spartizione del bottino. Le indagini erano scattate solo il giorno successivo quando la vittima della rapina aveva riconosciuto uno dei suoi aggressori in corso Vico. Ne era nata una violenta discussione sedata dall’intervento degli agenti della polizia locale che in quella circostanza avevano appreso della rapina del giorno precedente. «Grazie a numerose testimonianze acquisite da persone che frequentano la zona e che avevano assistito ai fatti - ha spiegato ieri mattina il comandante Gianni Serra - siamo riusciti a ricostruire le varie fasi della rapina e a risalire a un gruppo che si muoveva da tempo come un branco».

Il resto lo hanno fatto le immagini delle telecamere della videosorveglianza del distributore Agip di via Amendola. Gli agenti del nucleo investigativo della polizia locale, guidati dal maggiore Paolo Piu, le hanno visionate fotogramma per fotogramma e due giorni fa sono scattati gli arresti. I tre stranieri sono stati rintracciati all’alba mentre dormivano in alloggi di fortuna. Mentre per Cucca le manette sono scattate in questura, dove si era recato per chiedere delle informazioni.

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