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Forestas, operai in attesa della nuova legge della Regione

BOTTIDDA. Fiducia e speranza tra gli operai dei cantieri forestali del Goceano di veder finalmente risolti i problemi emersi dopo la trasformazione da Ente Foreste in agenzia Forestas. È quanto...

30 settembre 2018
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BOTTIDDA. Fiducia e speranza tra gli operai dei cantieri forestali del Goceano di veder finalmente risolti i problemi emersi dopo la trasformazione da Ente Foreste in agenzia Forestas. È quanto emerso venerdì sera a Bottidda dove gli operai si sono riuniti per il 36esimo incontro del coordinamento dei dipendenti amministrativi-tecnici eoperai forestali (CaTeOFor ) dove hanno tirato le somme delle ultime novità, salutando con favore la vicina approvazione della legge che includerà i dipendenti dell’agenzia Forestas nello stesso ruolo unico regionale, con il contratto già applicato a tutto il resto del personale Ras, come accade per le altre agenzie ed enti regionali.

Questa la speranza portata ai forestali dal consigliere regionale Daniele Cocco, presente alla riunione anche come sindaco di Bottidda con i primi cittadini di Bono e Benetutti. «L’iter della legge è in dirittura d’arrivo - ha detto durante l’affollata assemblea Cocco - e penso che sarà definitivamente licenziata e andrà in aula per il voto del consiglio regionale già dalla prossima settimana». Un voto che metterà fine a «due anni tremendi - hanno detto alcuni operai - nei quali non siamo stati nelle condizioni di lavorare a pieno regime a causa dei problemi contrattuali». «Dobbiamo solo ringraziare le piogge estive se quest’anno la campagna antincendio non è stata tragica» è stata la conclusione di molti, che credono fortemente nel loro ruolo all’interno della «più grande macchina operativa nella protezione civile regionale, in gran parte basata sulla forza-lavoro e sui mezzi degli autoparchi e cantieri di Forestas».

Tutti soddisfatti, dunque: «nonostante la solitaria lotta dei sindacati confederali contro il progetto di riforma», i lavoratori plaudono all’inquadramento. «Dopo trent’anni - hanno detto - sembra avvicinarsi l’agognato ingresso nel ruolo unico regionale per operai e impiegati, con la dignità di un contratto di lavoro interamente applicabile». (b.m.)

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