La Nuova Sardegna

Sassari

La solidarietà trova casa nel capannone di Muros

La solidarietà trova casa nel capannone di Muros

Inaugurato il magazzino-deposito delle derrate del Banco Alimentare Verranno stoccate le eccedenze dell’agricoltura, della ristorazione e dei market

14 novembre 2018
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MUROS. «Mi auguro che questo centro si possa chiudere al più presto». Con questo auspicio, apparentemente paradossale, il sindaco di Muros, Federico Tolu ha dato il suo saluto all’inaugurazione del ristrutturato capannone, nel territorio di Muros, che funge da Magazzino-deposito, nonché da centro di distribuzione, per l’intero Nord-Sardegna, degli alimenti frutto di eccedenze di produzione agricola e dell’industria alimentare, provenienti dall’unione Europea, dalla grande distribuzione e dalla ristorazione organizzata; ma anche dalla raccolta di generi alimentari presso i supermercati nel corso della Giornata nazionale della Colletta alimentare.

In Sardegna il Banco alimentare opera dal 1996 e in oltre vent’anni, ha raccolto e distribuito oltre 30mila tonnellate di alimenti. Solo nel 2017 sono state raccolte 1680 tonnellate che hanno permesso di sostenere 20.223 persone bisognose. Il magazzino, per oltre dieci anni, è stato generosamente concesso in comodato d’uso gratuito al Banco, dall’azienda Pasta Cellino di Cagliari. Alla fine del 2014, a seguito dell’intenzione della proprietà di vendere l’intero complesso in cui ha sede il magazzino, è stata avviata la campagna “Una casa per il banco” con lo scopo di poter reperire le risorse per l’acquisto della storica sede. Dopo tre anni, grazie alla generosità di tante persone e al contributo determinante della Fondazione di Sardegna è stato possibile acquistare la proprietà dell'immobile e dare così stabilità ad un’attività che sostiene gratuitamente 40 associazioni e oltre 6mila persone del Nord Sardegna.

Il taglio del nastro inaugurale è stato preceduto dalla benedizione del vescovo di Sassari, Gian Franco Saba, il quale, oltre ad avere elogiato e ringraziato tutti i volontari per l’opera di sostegno e di carità nei confronti dei più bisognosi, ha auspicato che, quanto prima «ognuno riesca a procurarsi il pane quotidiano con le proprie forze».

Michele Bulla, vice-presidente regionale del Banco alimentare, dopo aver sottolineato l’importanza delle numerose associazioni di volontariato che sono il tramite fondamentale tra i bisognosi e il Banco alimentare, ha ringraziato la Fondazione di Sardegna per la sensibilità e per la concretezza dimostrate per creare un punto di riferimento per i bisognosi del Nord Sardegna.

Giuseppe Parma, direttore Generale del Banco alimentare, ha sottolineato l’importanza dei tanti volontari, per i quali “stare con le persone che hanno bisogno, diventa per loro un bisogno”. La missione del Banco alimentare è “Uniti nella più nobile delle imprese: dar da mangiare agli affamati”. Il Banco, in Italia assiste un milione e mezzo di persone.



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